Dopo il successo di sabato nella Sprint Race, Max Verstappen ha completato la doppietta vincendo a mani basse, nonostante la penalizzazione di cinque posizioni che lo ha costretto a partire dalla terza fila, il Gran Premio del Belgio, per la terza volta di seguito. Proseguendo con le statistiche, per l’olandesino volante si tratta dell’ottava vittoria stagionale consecutiva, ad una sola lunghezza del record di Vettel nel 2023, sempre con la Red Bull che porta la propria striscia vincente stagionale a quota tredici.
di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca
In effetti della gara, disputata finalmente in condizioni normali dopo un weekend tormentato dalle bizze del meteo, c’è ben poco da dire, almeno per le posizioni di testa. Un Perez finalmente in palla ha bruciato quasi subito il ferrarista Leclerc, prendendo il comando delle operazioni e allungando con decisione, mentre Verstappen risaliva con tutta calma riappropriandosi della testa della gara dopo 17 giri.
Da quel momento il duo Red Bull ha fatto gara a sé marciando senza intoppi, con tanto di scambio di battute tra super Max e il suo ingegnere, fino alla bandiera a scacchi, mentre tra il resto del gruppo non sono mancate le scintille, con Sainz che chiudendo la prima curva ha rovinato la sua gara dove avrebbe potuto fare bene e quella di Piastri fermo subito dopo il primo podio conquistato nella Sprint, o i duelli a distanza a suon di giri veloci.
Lo sanno bene Charles Leclerc, che ha riportato la Ferrari sul podio, e Lewis Hamilton, che non riuscendo ad agguantare il Ferrarista, e quindi il podio, si è tolto la soddisfazione di stampare il giro più veloce dopo aver montato un set nuovo di pneumatici medi. Punticino che gli consente di portarsi ad un solo punto dalla terza piazza in classifica generale occupata attualmente da Fernando Alonso, che ha concluso la gara alle sue spalle dopo una bella rimonta e, soprattutto, dopo il patatrac del sabato.
Un podio rigenerante per la squadra del Cavallino dopo i tanti bocconi amari ingoiati nelle ultime gare, ma che non basta a far dimenticare la realtà. Le Red Bull sono su un altro pianeta e alle loro spalle c’è un quartetto di squadre che, anche a seconda delle piste e delle situazioni contingenti, si contendono il terzo gradino del podio ed i preziosissimi punti della classifica Costruttori. Ad esempio, la McLaren a Spa ha optato per una configurazione da bagnato, che ha pagato nel senso buono nella Sprint del sabato ma in modo negativo la domenica, con Norris solo settimo e mai in palla come nelle gare precedenti.
Ma scelte infelici a parte, non vi sono dubbi che la squadra di Woking abbia rappresentato la vera sorpresa di questa parte di stagione e sia quindi da annoverare tra quelle che possono costantemente giocarsi un posto al sole, grazie anche a due piloti davvero consistenti come Norris e Piastri. Così come non vi sono dubbi sul miglioramento delle Mercedes, ormai costantemente nelle posizioni che contano ma ancora carenti in velocità.
Prestazioni più altalenanti, invece, per la Ferrari, alle quali si sono aggiunti errori di strategia e anche dei piloti, così come per l’Aston Martin che, grazie anche allo smalto di Alonso, era parsa la vera forza emergente perdendo poi la bussola prima di questo ritorno di fiamma. Insomma, nel momento in cui la Formula 1 ufficialmente inizia la pausa estiva di tre settimane, con l’obbligo di chiusura di almeno 14 giorni consecutivi, siamo propensi a credere che ai tecnici di queste quattro squadre, che attualmente rappresentano la seconda forza della Formula 1, toccherà rimboccarsi le maniche, magari in smart workig, pur di trovare quel qualcosa in grado di fare la differenza sugli altri.
Un super lavoro, in realtà già iniziato alla vigilia del GP del Belgio con il siluramento dell’attuale vertice della squadra, attende anche l’Alpine, che nutriva altre aspettative per questa stagione. Lo ha detto senza mezze misure il gran capo Bruno Famin, mentre fin qui la squadra anglo-francese ha viaggiato a corrente alternata con troppi bassi e pochi alti. Com’è stato anche a Spa, dove al podio nella Sprint conquistato da un brillante Gasly ha fatto seguito una gara opaca con entrambi i piloti, che non lesinano sprazzi notevoli, condannati nel marasma del gruppo.
Lo stesso discorso vale per Alpha Tauri, Williams e Sauber Alfa Romeo, che alternano alcuni momenti esaltanti, spesso frutto di exploit dei piloti, ad un andamento piuttosto opaco.
Vedremo chi tra quattro settimane, il 27 agosto per la ripresa delle ostilità con il Gran Premio d’Olanda, avrà fatto meglio i compiti a casa. Intanto, buone vacanze a tutti.
CLASSIFICA PILOTI - Verstappen 314, Perez 189, Alonso 149, Hamilton 148, Leclerc e Russell 99, Sainz 92, Norris 69, Stroll 47, Ocon 35, Piastri 34, Gasly 22, Albon 11, Hulkenberg 9, Bottas 5, Zohu 4, Tsunoda 3, Magnussen 2
CLASSIFICA COSTRUTTORI - Red Bull 503, Mercedes 247, Aston Martin 196, Ferrari 191, McLaren 103, Alpine 57, Haas e Williams 11, Alfa Romeo 9, Alpha Tauri 3.
(foto by Pirelli)