Tema: come buttare alle ortiche gli entusiasmi di una gara vinta a mani basse a Monaco e trovarsi nel pantano a Montreal due settimane dopo con la stessa macchina, stessa squadra stessi piloti. Ferrari, svolgimento: non andare in qualifica, avere problemi di motore in gara, fare strategie folli con gomme da asciutto su pista bagnata, fare un testacoda e colpire un avversario, ritirarsi dopo aver visto gli altri doppiarti al 50 giro.
Di Paolo Ciccarone – RMC Motori
Ecco il risultato di un GP che ha visto come protagonisti Verstappen, Norris, Russell e Piastri con i due vecchi leoni Hamilton e Alonso capaci di suonarsele per tre quarti di gara, mentre Leclerc perdeva oltre un secondo e mezzo al giro e Sainz finiva la sua danza nell’erba dopo aver mandato fuori pure l’incolpevole Albon.
Un disastro fin dalle prove, coi due piloti fuori dalla Q3 e relegati in 11 e 12 posizione, un disastro alla partenza con posizioni perse fin dalla prima curva. E poi la gara, bagnata, asciutta, umida e poi bagnata, con i primi quattro indiavolati a suon di sorpassi e cambi di posizione (in testa oltre a Russell ci sono andati Verstappen e Norris e senza il gioco dei pit stop ma con sorpassi veri!) e i rossi ad annaspare. Fino alla decisione scellerata di montare gomme da asciutto dure (nemmeno le morbide, le dure!) con asfalto bagnato e 15 secondi al giro più lente: “Smette in un paio di giri” gli hanno detto dai box. Al terzo giro con l’acqua che cadeva copiosa, lo hanno fatto rientrare e poi ritirare dalla gara. Tutto il repertorio dei fallimenti del passato, in una sola gara.
Verstappen, pur con una Red Bull fragile (vedi Perez a muro in prova e in gara) ha vinto e lo ha fatto bene. Stando attento alla gestione gomme, non facendosi prendere la mano nei duelli con Norris e Russell, gestendo usando la testa. Starà antipatico ai ferraristi, ma qui siamo di fronte a una classe cristallina che merita solo applausi.
McLaren può recriminare su un errore fatale: hanno richiamato ai box Norris un giro dopo il dovuto, facendogli perdere la testa della gara. Ma vedere come lui e Piastri facessero giri veloci a ripetizione, segno di una macchina fatta bene che va bene dappertutto (Miami, Imola, Monaco e Montreal) e con due piloti veloci, fa ben sperare in altre gare.
Chi esce a testa bassa da questo GP è Russell. Partito in pole, ha condotto per 20 giri, poi con la safety car e la gestione del box, è andato in palla e ha commesso degli errori, tagli di chicane, uscite inutili. E’ veloce, ha preso il terzo posto del podio soffiandolo al compagno Hamilton all’ultimo giro, ma per uno che dovrebbe essere il punto di riferimento della Mercedes dopo la partenza di Lewis, non ci siamo ancora.
Sul resto in evidenza Magnussen e Hulkenberg, che nei primi giri con gomme da bagnato contro gli altri con le intermedie, volavano e dal fondo dello schieramento si erano portati nelle posizioni di testa. Spettacolare, come dire che con le variabili, pioggia, asciutto, si può inventare qualcosa di buono. A meno che non ti chiami Ferrari e combini qualche disastro…
Adesso si va a Barcellona, pista completa e lì capiremo meglio se per la rossa è stato un fuoco di paglia oppure se c’è del buono come in tanti hanno visto e sperato. Dal Canada chi galleggia meglio è senza dubbio la McLaren, che appare l’unica vera rivale della Red Bull, anzi di Verstappen visto che Checo Perez si sta godendo gli anni di pensione dorata…
CLASSIFICA PILOTI:
1.Max Verstappen (Red Bull) 194
2. Charles Leclerc (Ferrari) 138
3. Lando Norris (McLaren) 131
4. Carlos Sainz (Ferrari) 108
5. Sergio Perez (Red Bull) 107
6. Oscar Piastri (McLaren) 81
7. George Russell (Mercedes) 69
8. Lewis Hamilton (Mercedes) 55
9. Fernando Alonso (Aston Martin) 41
10. Yuki Tsunoda (RB) 19
11. Lance Stroll (Aston Martin) 17
12. Daniel Ricciardo (RB) 9
13. Oliver Bearman (Ferrari) 6
14. Nico Hulkenberg (Haas) 6
15. Pierre Gasly (Alpine) 3
16. Alexander Albon (Williams) 2
17 Esteban Ocon (Alpine) 2
18. Kevin Magnussen (Haas) 1
CLASSIFICA COSTRUTTORI:
1. Red Bull 301
2. Ferrari 252
3. McLaren 212
4. Mercedes 124
5. Aston Martin 58
6. RB 28
7. Haas 7
8. Alpine 5
9. Williams 2
(Foto by Pirelli)