Altro che Kimi Raikkonen Iceman, il ghiacciolo umano, qui siamo di fronte a un cyborg che le emozioni non sa nemmeno dove siano e ne fa a meno: il suo nome, Oscar Piastri, vincitore del primo GP della carriera. Uno silenzioso, che parla poco ma preciso e senza alzare i toni.

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Di Paolo Ciccarone –  RMC Motori

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Mica un Verstappen che in conferenza stampa dice parolacce e che è convinto di avere sempre ragione, a volte mai torto, dipende dal caso… e un Leclerc sempre più deluso, anche se complice negli errori con uscite evitabili. Che dice se va avanti così non vinciamo più. Bella iniezione di ottimismo e fiducia nel futuro. E il tutto a una gara dalla sosta estiva, quel GP del Belgio che segna l’inizio delle vacanze per il mondiale F.1.

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Si riparte poi in Olanda, chissà se gli animi si calmeranno o se quanto visto in Ungheria non sia il preludio di un clamoroso finale di stagione… Di sicuro è stata una gara che passerà alla storia, non fosse altro per la prima vittoria in carriera in F.1 di Oscar Piastri, il più giovane sulla griglia di partenza coi suoi 23 anni e tre mesi. E’ stata una gara che passerà alla storia per la doppietta McLaren, con Norris secondo ma è stata anche la gara delle polemiche. Interne alla McLaren che fa doppietta ma che obbliga Norris a cedere la posizione a Piastri, per via di un errore nella strategia del team che aveva penalizzato l’australiano.

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Ed è stata la gara delle polemiche fra Max Verstappen e la sua squadra, con litigi e parolacce in mondo visione, tanto che nelle interviste dopo gara l’olandese ha mandato a quel paese (ha usato un altro termine più…crudo) lo staff e a chi gli diceva che forse aveva sbagliato nell’attacco ad Hamilton, dove è volato in aria e fortunatamente è riuscito a finire in quinta posizione.

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Ed è stata la gara del vuoto Ferrari, ovvero un risultato sotto le aspettative con Leclerc quarto fortunosamente e Sainz sesto ma sempre lontani dal vertice.

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Un GP in cui nessuno è stato perfetto, con la Mercedes che sabato dimentica di fare benzina a Russell e lo relega in 17.ma posizione, una McLaren velocissima che si impappina con le strategie, una Red Bull distrutta da Perez al sabato e settima la domenica ma mai in corsa vera. Un Verstappen che sbaglia gli attacchi ad Hamilton ma una Red Bull che sbaglia la strategia, un Norris che sbaglia la partenza e via di questo passo.

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Alla fine, il meno falloso ha vinto ed è una bella storia per la F.1 perché Piastri rappresenta il settimo vincitore diverso in 13 gare, rappresenta il futuro di una categoria che dopo i soliti nomi ha bisogno di vedere nuovi arrivi e di sicuro l’australiano di origini italiane (bisnonni di Massa Carrara) ha tutto. Compresa quella freddezza dopo la vittoria. Sembrava quasi normale amministrazione, nessuna emozione, nessun grido di gioia. Come se fosse tutto scontato e dovuto, come se fosse normale amministrazione. Mica ha urlato via radio, mica ha detto niente, al contrario di Norris che si è visto recapitare la prima posizione con una strategia sbagliata di McLaren che lo ha richiamato prima del compagno.

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Tutto normale. Tutto tranquillo. Chissà fra sette giorni in Belgio cosa succederà visti gli animi accesi ungheresi…

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Classifica campionato Piloti

1.Verstappen pt. 265: 2. Norris 189; 3. Leclerc 162; 4. Sainz 154; 5. Piastri 149; 6. Hamilton 125; 7. Perez 124; 8. Russell 116; 9. Alonso 45; 10. Stroll 24; 11. Hulkenberg, Tsunoda 22; 13. Ricciardo 11; 14. Bearman, Gasly 6; 16. Magnussen 5; 17. Albon 4; 18. Ocon 3.

Classifica campionato Costruttori

1. Red Bull-Honda pt. 389; 2. McLaren-Mercedes 338; 3. Ferrari 322; 4. Mercedes 241; 5. Aston Martin-Mercedes 69; 6. Racing Bulls-Honda 33; 7. Haas-Ferrari 27; 8. Alpine 9; 9.Williams-Mercedes 4.

(Foto by Pirelli)