È finita la stagione più lunga di sempre, ma non c’è stato modo di annoiarsi. Infatti, l’ultima gara doveva ancora assegnare il mondiale costruttori e così è stato. Partito dalla pole position, Lando Norris ha vinto il GP con la McLaren e ha vanificato la corsa incredibile della Ferrari che con Sainz secondo e Leclerc terzo, ma partito ultimo, ha giocato tutte le carte possibili per portare a casa un titolo mondiale costruttori che manca da ormai 16 anni.
Di Paolo Ciccarone – RMC Motori
La McLaren, invece, ha rotto un tabu che durava dal 1998, ultimo titolo (l’ottavo) per la squadra che fu di Senna e Prost e Lauda e come nei migliori film di genere, anche stavolta la battaglia all’ultima curva era contro la Ferrari, come nel film Rush, ma anche come nel finale del 1998. Arrivati a sto punto, tanto vale fare un bilancio: McLaren, ovviamente campioni, ma hanno peccato durante l’anno per mancanza di convinzione.
Ferrari, disastro a metà stagione, buttati via punti e occasioni, poi tornati sui propri passi e recuperato alla grande.
Red Bull, partiti forte, sono calati salvo un recupero in corner con Verstappen che in Qatar e Las Vegas ha tirato fuori gli attributi.
Mercedes, recuperato qualcosa, hanno vinto coi due piloti. Per una squadra che aveva dominato, ritrovarsi a digiuno era impensabile, poi hanno messo una pezza.
Aston Martin: dovevano sfasciare il mondo, Stroll si è limitato a sfasciare qualche macchina. Dovrebbero recuperare qualcosa se hanno capito cosa non ha funzionato.
Alpine. Disastro iniziale, un colpo di c… coda in Brasile e la classifica si è raddrizzata per miracolo. Un altro anno così e così senza grosse ambizioni.
Racing Bulls, le occasioni perse hanno segnato il mondiale, specialmente con Ricciardo in calo ma non è che Lawson abbia fatto meglio.
Haas, ogni tanto uno sprazzo, ma incostanti. Dal prossimo anno si cambia. Non forse in meglio.
Sauber. Vabbè che si chiama Audi, vabbè che sono in transizione, ma un disastro così non si ricorda dai tempi del Titanic. Vedremo se con Binotto cambierà davvero qualcosa.
E poi il momento lacrima: l’ultima gara di Hamilton in Mercedes, la rimonta e il sorpasso su Russell a due curve dalla fine e il quarto posto conclusivo, partito pure lui dal fondo. E poi l’esibizione con i tondi davanti alla tribuna centrale.
Un mondiale dove vinsero tutti felici e contenti: Verstappen e Red Bull perché il mondiale piloti lo hanno vinto, la McLaren che ha vinto il costruttori e diversi GP, la Ferrari con 5 vittorie e un finale in crescendo che fa ben sperare per il prossimo anno e una Mercedes che coi due piloti ha rotto il digiuno di vittorie. Adesso la parola passa ai test che da martedì faranno cominciare la stagione 2025. Nemmeno il tempo di archiviare quello appena concluso, che già si ricomincia…
Foto by Pirelli