Ci mancava Emilio Fede al box della Ferrari col suo commento classico: che figura di… Perché la prestazione della rossa, alla vigilia del Gp Australia, faceva sperare e pensare ad altro. Invece no. Errori nella messa a punto in qualifica, poi una gara sofferta e mai nel ritmo giusto, sia sul bagnato, sia su pista asciutta. Errore nella strategia quando si poteva fare il colpo grosso, un testa coda di Leclerc che ha vanificato una posizione migliore e un Hamilton che non ha saputo imporsi, come visione di gara, alle strategie del box. Insomma, una Ferrari che ingrana la retro, da rivedere al più presto per capire quanto e cosa di buono c’è nell’insieme. E in teoria dovrebbe essercene tanto. Nell’alba bagnata di Melbourne ha vinto Norris con la McLaren che ha battuto in volata Verstappen con la Red Bull e un Russell con la Mercedes che non ha sbagliato niente.
Di Paolo Ciccarone – RMC Motori
Una gara caotica, senza dubbio, con pista bagnata poi asciutta e poi ancora bagnata ha visto i nostri intrepidi eroi sprofondare dietro alla imprendibile McLaren di Lando Norris. Soltanto un ottavo posto per Leclerc e un decimo per Hamilton, superato all’ultima curva all’esterno da Piastri che gli ha soffiato la nona piazza. Pazzesco.
Il podio ha sorriso anche a Max Verstappen con la Red Bull, unico che ha provato a resistere alle McLaren mentre la Mercedes sorride con Russell sul podio e la grande rimonta del debuttante Kimi Antonelli, che da 16 al via è arrivato 4. L’Italia che ride ha il volto di questo diciottenne bolognese che ha stupito per freddezza e abilità, visto che gli altri debuttanti hanno stampato la macchina contro il muro con la pioggia battente.
Ha cominciato Hadjar, finito fuori alla prima curva del giro di riscaldamento, le sue lacrime sono state consolate dal padre di Hamilton, Antony, che ha cercato di dare supporto al ragazzino che vede il sogno di una vita, debuttare in F.1, schiantarsi in una figura di palta a livello mondiale. Fa tenerezza e purtroppo se lo ricorderà per sempre. Poi è toccato a Doohan, Alpine, Bortoleto, Sauber, Lawson, Red Bull, ma anche a Sainz e Alonso, col primo fuori ad andatura lenta dietro la safety car. Il brutto dei debuttanti sul bagnato compensato dai due esperti del circus, a muro anche loro. Segno che non era facile stare in pista.
E qui c’è da dire che la macchina di sicurezza ha salvato il bilancio, perché dopo 34 giri di corsa, le due McLaren di Norris e Piastri avevano già 38 secondi su Leclerc e quasi 50 su Hamilton, che non riusciva a sfruttare al meglio la sua Ferrari. A dieci giri dalla fine la rossa aveva l’occasione per fare il colpaccio: la pioggia improvvisa ha mandato fuori pista Norris e Piastri, con quest’ultimo che resta impantanato nell’erba e riparte ultimo. Norris riesce a entrare ai box, cambia le gomme, Verstappen prende il comando e si ferma il giro dopo. La Ferrari, invece, ha proseguito con le gomme da asciutto. Se si fosse fermata a cambiare le gomme, poteva fare seconda e terza. Invece no. Hamilton si lamenta via radio, Leclerc fa pure un testacoda, alla fine passano tutti davanti e con Norris che negli ultimi due giri vede la Red Bull sempre più vicina negli specchietti, si assiste solo alla grande rimonta di Antonelli che passa in tromba tutti quelli davanti e arriva a meno di due secondi da Russell, che partiva 6 file davanti.
Arrivo quasi in volata di Norris su Verstappen. Russell precede Antonelli e Albon, con la Williams, che porta a casa un quinto posto. Poi Hulkenberg, partito ultimo, che con una Sauber claudicante si piazza davanti alle due Ferrari. E qui Binotto, transfuga di Maranello, probabilmente deve avere avuto un coccolone ai box al solo pensiero.
Fra sette giorni si replica in Cina, pista vera. Lì si capirà se i 3 decimi che Vasseur dice mancano alla Ferrari, sono veri e quindi c’è speranza, o se capire questa SF25 sia diventata impresa difficile anche per loro. Sette giorni di pazienza per saperlo. Intanto Norris ha mostrato freddezza e bravura, cosa che era mancata l’anno scorso. Con questa McLaren potrebbe davvero ambire al titolo, ma senza distrarsi…
Foto Pirelli