Anche perché, teorie a parte, il pacchetto Red Bull è in continua ascesa, sia per quanto riguarda la monoposto sia per quanto riguarda la lucidità nell’adottare le strategie più idonee e l’elasticità nel modificarle in funzione degli eventi. E poi può contare su una certezza come Max Verstappen, che pare avere completato la propria maturazione ed essere particolarmente in palla nello sfruttare al massimo quello che si trova per le mani. A questo si aggiunga anche anche Checo Perez nelle ultime gare pare avere trovato il feeling con la monoposto ed essere tornato quel pilota consistente che può contribuire in modo importante alla causa.

Per contro la Mercedes arriva nella tana del leone dopo un uno due, lo zero secco in Azerbaijan e la paga rimediata in Francia dove la squadra ci ha messo del suo, che pare non avere digerito molto bene. E questi tempi ristretti tra una gara e l’altra potrebbero non giocare a favore di una squadra che stenta a ritrovare il bandolo della matassa.

Come se non bastasse, il Red Bull Ring è un circuito corto, 4,3 km disseminati da 10 curve, dove si gira in poco più di un minuto (64”), perciò è molto facile ritrovarsi invischiati nel traffico, già nelle qualifiche. Quindi sarà determinante che il team abbia la lucidità e l’elasticità necessarie per effettuare le scelte giuste al momento giusto. In pratica, il pane della squadra “alata”. Perchè toppare la qualifica vorrebbe dire iniziare una gara tutta in salita.

Ad ingarbugliare ulteriormente le cose ci penserà la Pirelli, che porterà due tipologie di mescole diverse nei due fine settimana, così da invogliare, o obbligare a seconda dei punti di vista, i team ad inventarsi strategie diverse. Buon divertimento!