Come consuetudine, a “motori freddi, facciamo alcune considerazioni sull’ultimo gran premio disputato, quello dell’Arabia Saudita corso sul Jeddah Corniche Circuit, il ventunesimo e penultimo della stagione. Anzi, per essere precisi dovremmo dire parecchie considerazioni, perché la gara saudita di spunti sui quali discutere ne ha forniti a bizzeffe.
 
Di Eugenio Mosca

 

20211207 2 news 01

A partire proprio dal circuito, indubbiamente spettacolare da vedere, ma c’è da chiedersi se ci fosse  proprio bisogno di creare un cittadino da oltre 250 km/h di media con le barriere a fare da cornice alla pista? Roba da masochisti, per dirla con un eufemismo. Perchè appariva praticamente scontato fin dalla vigilia, quando molti addetti ai lavori l’avevano anticipato, che se fosse andato tutto bene, cioè se nessuno si fosse fatto male, qualche problema ci sarebbe stato nel caso in cui, con percentuali altissime, una vettura avesse impattato contro le barriere magari ostruendo parte della pista già stretta di suo. Se a questo aggiungiamo un Direttore di Gara non sempre sul pezzo, sempre usando un eufemismo, e un personale di pista non proprio operativissimo, il patatrac è servito. In dosi massicce per giunta. Ora, se non possiamo certo gettare la croce addosso ad un marshal che non si lancia in pista per recuperare i rottami sparsi qua e là, anzi fa benissimo a non prendere azzardi a meno che non sia votato al martirio, ben più di qualche critica se la merita un professionista pagato per svolgere al meglio il ruolo di direttore delle operazioni. Infine che dire, se i sauditi volevano stupire il mondo con un circuito da mille e una notte, dobbiamo ammettere che ci sono riusciti, in negativo! Con il benestare della Federazione Internazionale, alla faccia della tanto sbandierata campagna sulla sicurezza e dopo aver fatto le pulci per qualsiasi inezia a tanti tracciati europei.

20211207 2 news 02

Ed ora veniamo ai fatti, anzi ai misfatti, sportivi. Stiamo vivendo con tutta probabilità il più bel Mondiale da un tot di anni a questa parte, tanto che i due contendenti si giocheranno la corona iridata nell’ultimo dei 22 gran premi in calendario, così come il titolo Costruttori. Roba da non credere, tanto che da metà stagione in avanti, facendo tesoro del detto “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, ci eravamo spinti a pensare che dietro questo duello infinito ci fosse una regia occulta che si occupava di rimettere tutto in gioco quando le cose parevano definite. Ma ora, dopo il caos visto a Jeddah siamo pronti a ricrederci, altrimenti dovremmo supporre che Alfred Hitchcock era un dilettante.

20211207 2 news 03

Andiamo con ordine: si comincia con la prima bandiera rossa esposta dopo due giri dall’ingresso della Safety Car per il botto di Mick Schumacher nelle barriere. La “rossa” viene esposta proprio per risistemare le barriere, favorendo Verstappen che infatti si ritrova in testa alla corsa senza l’obbligo di fermarsi a sostituire gli pneumatici a differenza degli altri che lo hanno fatto, quando sarebbe bastato lasciare la Safety in pista ancora un paio di giri e tutto sarebbe andato come doveva. Nella fase di riavvio Hamilton e Verstappen si accusano a vicenda di scorrettezze, l’olandese reo di una prova partenza in pit lane proibita mentre l’inglese se la prende comoda a schierarsi per far raffreddare le gomme all’avversario. Ma è al via vero e proprio che avviene il primo fattaccio: Hamilton brucia Verstappen che non ci sta, allunga la frenata ma perde la macchina ed esce di pista rientrando proprio davanti all’inglese che per evitare lo scontro viene superato anche da Ocon. E qui avviene la tragicomica trattativa in diretta tra Direzione gara e muretto Red Bull sulla penalizzazione da comminare all’olandese. Roba da “Scherzi a parte”!

20211207 2 news 04

Successivamente avviene, a mio modesto parere, il fatto più grave in assoluto: la frenata, certificata, in rettilineo di Verstappen quando gli viene chiesto di cedere la posizione ad Hamilton. Certamente l’inglese ci ha messo del suo per non passare in un punto che lo avrebbe poi esposto al nuovo sorpasso, ma la frenata “a tradimento” in rettilineo è in assoluto una delle manovre più sporche che un pilota possa commettere e perciò andrebbe pesantemente penalizzata (per quanto mi riguarda con l’assenza in alcuni gran premi!!!) senza se e senza ma. Scusate ma io non transigo su queste cose, anche perché questi sono i campioni dai quali prendono poi insegnamento, nel bene e nel male, i ragazzini che iniziano a correre e ambiscono ad una carriera, magari spinti da genitori dalle menti “condizionabili” sempre per usare un eufemismo.

20211207 2 news 05

Arriviamo poi alle virtual safety car attivate per consentire ai marshal di ripulire la pista dai vari detriti, quando come consigliato da Alonso sarebbe stato ben più saggio far entrare una safety car in modo tale da dare il tempo agli addetti alla pista di intervenire in sicurezza. Finiamo in bellezza, si fa per dire, con la restituzione di posizione farsa di Verstappen al 42° giro e quindi all’episodio della minacciata bandiera bianco/nera nei confronti di Hamilton per avere accompagnato fuori l’olandese dopo che questi gli aveva ceduto la posizione. Alla fine la minaccia è rientrata, forse anche perché ripensandoci Masi si sarà reso conto che di questo passo dovrebbe lasciare questa bandiera esposta stabilmente all’olandese che compie abitualmente tale manovra.

20211207 2 news 06

Ora non vorrei passare per tifoso di uno o dell’altro, perché il tifo proprio non fa per me, così come non sono per le corse troppo addomesticate. Perciò ben vengano i duelli in pista, anche duri, ma le scorrettezze palesi no. E in questo senso Verstappen, al quale dobbiamo certamente riconoscere il grande talento se non addirittura colpi di genio in talune occasioni, si è macchiato di molti episodi censurabili, addirittura con il compagno di squadra ai tempi di Ricciardo, potendo sempre contare anche su una certa “benevolenza” della Direzione Gara tanto da meravigliarsi quando vengono presi provvedimenti. Che invece, sempre a mio modesto parere, andrebbero presi con maggiore tempismo e rigore. Per contro non vorremmo che un duello così bello come quello a cui stiamo assistendo lo si decida a tavolino o, ancora peggio, a colpi di carte bollate come purtroppo ci siamo abituati a vedere sempre più spesso in ambito nazionale. Di sicuro, qualunque sarà l’esito finale di questo campionato, ci sarà sempre qualcuno che contesterà la correttezza del risultato, perché oltre a numerosi episodi poco cristallini abbiamo dovuto assistere al gran premio farsa di Spa e a quest’ultimo che non è molto distante.

20211207 2 news 07

In definitiva, mi rendo conto che ipotizzare che gli animi si tranquillizzino in vista della sfida finale di Abu Dhabi equivale a credere ai marziani, ma almeno auspico che chi di dovere intervenga in modo chiaro e deciso per riportare il tutto almeno entro i binari del rispetto. E che lo spettacolo possa andare in scena nel modo più sportivo possibile!   

20211207 2 news 08

08