Date le temperature torride a cui siamo sottoposti in questo periodo, una “fuga” verso Livigno potrebbe rappresentare un’ottima idea per godersi un po’ di fresco e, nel frattempo, scoprire il variegato volto di una location unica nel panorama italiano che offre molte attrattive e attività interessanti, oltre a condizioni vantaggiose per lo shopping. Opel Granland, nelle sue differenti versioni, può rivelarsi una ideale compagna di viaggio per affrontare la tipologia di strade, di giorno e di notte.
Al design moderno, con l’Opel Vizor che propone una calandra che si allarga su tutto l'anteriore integrando i tecnologici fari, Opel Grandland associa un'offerta propulsiva dall'ampia libertà di scelta. A partire dal versatile motore 1.2 benzina da 130 CV, con cambio manuale a 6 rapporti oppure cambio automatico AT8 a 8 rapporti, di cui è dotata di serie anche la versione Diesel Ecotec 1.5 da 130 CV.
Due versioni ibride plug-in portano invece Opel Grandland nella nuova dimensione della mobilità elettrica, con un motore benzina 1.6 affiancato da uno oppure 2 motori elettrici, alimentati da una batteria di trazione da 13,2 kWh, per un'autonomia che può raggiungere 65 km in modalità 100% elettrica, mentre la variante Hybrid4 si avvantaggia dei 2 motori elettrici per la trazione integrale, con cui affrontare le insidie di una strada sterrata oppure di un tratto innevato durante l'inverno. Sempre in tema di sicurezza, durante la guida notturna può rivelarsi particolarmente il sistema Night Vision: una telecamera ad infrarossi rileva persone e animali fino a 100 metri di distanza dalla vettura nella direzione di marcia, rilevando la differenza di temperatura rispetto all’ambiente circostante.
In Lombardia, Livigno si trova nella provincia di Sondrio, al confine con la Svizzera. Data la morfologia della valle, e per agevolare il lavoro agricolo, il paese si è sviluppato in maniera particolare, poiché le abitazioni sono state costruite direttamente sui terreni coltivati, in modo da ridurre le distanze tra i luoghi di raccolta del fieno e quelli di consumo. Negli anni si è modellato per quasi tutta la lunghezza della valle, formando il curioso aspetto di un serpente ininterrotto di case, inserito in un altopiano di oltre 22 chilometri. Con un'altezza media di 1.800 metri sul livello del mare, gli abitanti hanno dovuto fronteggiare un prolungato isolamento invernale, oggi meno pesante vista la presenza di due passi alpini (di cui uno chiuso in inverno) ed un tunnel.
La posizione geografica di Livigno si avvantaggia di un'esposizione alla luce del sole, che abbraccia entrambi i versanti della valle nell'arco della stessa giornata. I suoi abitanti si sono ingegnati per sopravvivere, adattandosi alle stagioni e sfruttando ogni risorsa a disposizione. Per comprendere l'evoluzione di questo particolare territorio, è raccomandata una visita al “Mus!” museo di Livigno e Trepalle, localizzato in una antica casa del centro. Qui sono custodite le memorie di un passato lontano eppure vicino, con numerose testimonianze di come lo spirito di adattamento abbia permesso ad una intera comunità di sopravvivere, in un ambiente isolato e avaro di risorse.
Da tempo Livigno è una zona extradoganale, in cui è possibile fare acquisti con una significativa convenienza su numerosi generi, grazie all'esenzione di alcune imposte, come ad esempio l'IVA. I privilegi fiscali iniziano dal Medioevo, quando erano legati sia alla condizione di isolamento, sia allo stato di necessità degli abitanti. Dopo la svolta all'inizio del periodo napoleonico, le successive leggi hanno contribuito allo sviluppo economico di Livigno spingendo parecchi turisti in visita per acquistare zucchero, sigarette, alcool e carburanti a prezzi inferiori rispetto al resto d'Italia.
Solo dopo la seconda metà del XIX secolo il paese inizia a pensare al turismo come risorsa, ma è l'apertura annuale del passo del Foscagno verso la Valtellina a dare l'avvio al turismo invernale, facendo diventare la neve la principale attrattiva di Livigno. Grazie al tunnel del Gallo, alla fine degli anni '60 viene invece aperto un collegamento con il Nord Europa. Non è quindi un caso, se nelle prossime Olimpiadi Invernali del 2026 proprio a Livigno si svolgeranno le gare di freestyle e snowboard.
Proprio lo sport si conferma come forte elemento di attrazione, ad iniziare dall'escursionismo, affiancato da bicicletta e downhill che possono contare su ben 3.200 chilometri di percorsi mappati. Ogni anno, in estate si rinnovano differenti appuntamenti agonistici di livello internazionale: a giugno la Sky Marathon da 34 km e il Livigno Sky Trail da 17 km, il 23 luglio ha luogo la mezza maratona della Stralivigno con i suoi 21 km, mentre il 2 settembre va in scena il triathlon estremo di “Icon”.
Non è comunque solo lo sport, a catalizzare l'attenzione di un turismo contemporaneo che strizza l'occhio anche alla cultura. Lo testimonia “La Milanesiana” in agenda dal 25 luglio, con tre giornate dedicate a letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia e sport, in presenza di ospiti italiani ed internazionali.
Immancabile anche la gastronomia, che in questo caso focalizza le peculiarità del territorio: “Sentiero Gourmet” è previsto il 15 di luglio con una accattivante formula di 5 chilometri divisi in tappe, dove 5 chef stellati preparano deliziosi finger food gourmet. Il percorso gastronomico parte con gli antipasti, per poi passare ai primi, i piatti di mezzo, i secondi, i dolci e ad una scelta di caffè, il tutto accompagnato da una pregiata selezione di vini.
Il mese si chiude in bellezza il 29 luglio, con la “Festa del costume livignasco”, tuffo nella Livigno di un tempo per scoprirne le origini e le tradizioni. Una sfilata degli abiti caratteristici “di una volta” utilizzando i mezzi di un tempo, completa di rappresentazioni di vita quotidiana, con cui comprendere a pieno il passaggio tra passato e presente.
Livigno continua quindi a valorizzare orgogliosamente le proprie radici, in attesa dell'arrivo di quell'inverno che tipicamente vede questa località favorita per l'arrivo della prima neve, grazie all'elevata altitudine. I suoi 150 km di piste, e 33 impianti di risalita, sono la dimostrazione di come la comunità abbia saputo svilupparsi, partendo da quel “tax-free” che voleva compensare un disagio oggi trasformato in opportunità.