Con la grande parata che ieri, dopo due anni di stop per pandemia, ha nuovamente raccolto migliaia di appassionati nel centro di Spa per ammirare le Gran Turismo che daranno vita all’edizione numero 74, è ufficialmente iniziato il magico weekend della 24 Ore di Spa.
Gli spettatori hanno potuto ammirare tutte le 66 Gran Turismo che, in base alle qualifiche di oggi, sabato alle 16.45 prenderanno il via della classicissima delle Ardenne. Con ben nove marchi rappresentati: il quartetto tedesco composto da Audi, BMW, Mercedes-AMG e Porsche; la coppia italiana con Ferrari e Lamborghini; il terzetto britannico rappresentato da Aston Martin, Bentley e McLaren.
Ma non solo. I tanti appassionati presenti hanno anche potuto ammirare le iconiche GT1 e GT2 che daranno vita ad una gara per celebrare i 30 anni dal primo evento GT organizzato da Stéphane Ratel.
Pubblico in visibilio anche per i piloti, tra cui spiccava la presenza del pluricampione di MotoGp Valentino Rossi, in gara al volante di un’Audi.
Sugli aspetti sportivi della gara, che mai come in questa edizione vanta così tanti pretendenti alla vittoria assoluta, vi invitiamo a leggere l’articolo pubblicato la scorsa settimana, mentre in questa occasione vi renderemo partecipi di alcune curiosità legate ai partecipanti. Partiamo con alcune notizie direttamente legate ai nostri colori. Belle e, purtroppo, meno belle.
Sulla Audi R8 LMS #11 iscritta come Tresor by Car Collection, debutta nella 24 Ore di Spa Lorenzo Patrese, che con i suoi 16 anni sarà il più giovane pilota di sempre ad aver preso a parte a questa mitica corsa. Il giovane figlio d’arte, che dividerà l’abitacolo con Daniele Di Amato, Alberto di Folco e Pierre-Alexandre Jean, calcherà il mitico tracciato belga a quattro anni di distanza dal debutto del suo celebre papà, Riccardo, che dopo essersi ritirato dai gran premi di F. 1 ha ripreso il volante di una vettura da corsa per la sua prima apparizione nella classica delle Ardenne el’età di 64 anni.
Purtroppo, a poche ore dalla vigilia Matteo Cairoli è risultato positivo al Covid, perciò non potrà essere della partita. Un vero peccato per il forte pilota comasco che, insieme a Côme Ledogar e Klaus Bachler, al volante della Porsche 911 GT3 R Dinamic Motorsport avrebbe potuto puntare ad un risultato di rilievo. Al suo posto è stato chiamato Thomas Preining.
Il team GPX Martini Racing schiera l'unico equipaggio composto interamente da vincitori della 24 Ore di Spa. La squadra Porsche ha riunito gli stessi tre piloti che hanno ottenuto la loro prima vittoria all'edizione nel 2019: Kevin Estre, Richard Lietz e Michael Christensen.
Raffaele Marciello ha conquistato la Super Pole nel 2020 e nel 2021, mentre il suo collega pilota ufficiale Mercedes-AMG Maro Engel si è assicurato il primo posto nel 2019. Se il marchio tedesco dovesse continuare questa striscia positiva, diventerebbe il primo marchio a conquistare quattro pole position consecutive durante l'era GT.
Ci saranno sei concorrenti femminili sulla griglia nel 2022. Sarah Bovy, Rahel Frey, Michelle Gatting e Doriane Pin, che condivideranno l’abitacolo della Ferrari #83 Iron Dames, saranno il primo equipaggio tutto femminile dal 1997. Samantha Tan guiderà invece una BMW, mentre Reema Juffali sarà al volante della Mercedes-AMG #20.
Audi è salita sul podio generale 10 volte dall'inizio dell'era GT3 nel 2011, comprese le vittorie nel 2011, 2012, 2014 e 2017. Il suo risultato "peggiore" durante questo periodo è stato il quarto nel 2019.
Ben 15 piloti iscritti a questa 24 Ore di Spa hanno un genitore che ha precedentemente gareggiato nella gara. Tra questi Maxime Martin, il cui padre Jean-Michel ha vinto quattro edizioni, e Sean Walkinshaw, il cui defunto padre Tom ha trionfato in due occasioni. Entro domenica pomeriggio il numero sarà cresciuto fino a 16: Brenton Grove disputerà la gara insieme a papà Stephen, che farà il suo debutto nella 24 Hours of Spa.
Sulla griglia 2022 ci sono 16 vincitori di precedenti edizioni della 24 Ore di Spa. Tra questi tre doppi vincitori: Andrea Bertolini (2006 e 2008), Markus Winkelhock (2014 e 2017) e Laurens Vanthoor (2014 e 2020). Bertolini si unisce a Earl Bamber (2020) come uno dei due vincitori assoluti che competono al di fuori della classe Pro.
Marco Mapelli ha stabilito il giro più veloce dell'era GT3, con 2’.18”.146, durante l'edizione 2020. Quest'anno, l'asso svizzero-italiano condividerà la Lamborghini #6 Orange1 K-PAX Racing con il co-pilota di lunga data Andrea Caldarelli e il sudafricano Jordan Pepper.
Un totale di 19 marchi hanno vinto la gara da quando è stata disputata per la prima volta nel 1924, mentre otto sono stati vittoriosi da quando, nel 2001, sono state introdotte le regole GT. Ci sono stati cinque vincitori durante l'era GT3: Audi, BMW, Ferrari, Mercedes-AMG e Porsche.
Con 24 vittorie complessive BMW è il marchio di maggior successo nella storia della 24 Ore di Spa. La sua prima vittoria è arrivata nel 1965 con la 1800 TI/SA, mentre la più recente è stata nel 2018 quando la squadra Walkenhorst Motorsport ha trionfato con la sua M6 GT3. Quest'anno, il marchio bavarese farà il suo primo inizio con la nuova M4 GT3.
L'elenco degli iscritti per la gara di quest'anno comprende 36 nazionalità diverse. Sebbene sia ancora soggetta a modifiche, la Germania sembra destinata ad essere la nazione meglio rappresentata sulla griglia, seguita da Francia, Gran Bretagna, Italia e Belgio.
Con un campo di 66 auto confermato, questa sarà la seconda più grande griglia GT alla TotalEnergies 24 Hours of Spa. L'unica voce più grande è stata nel 2019 quando un record di 72 auto ha preso il via
La CMR Bentley #107 correrà sfoggiando una inconfondibile livrea "art car". La livrea della squadra francese è stata disegnata da Jean Boghossian, un artista di Bruxelles che usa il fuoco e il fumo per creare le sue opere.
Il numero record di giri completati alla TotalEnergies 24 Ore di Spa è di 589, stabilito nel 2006 dalla maserati MC12 vincitrice e dalla seconda classificata Aston Martin DBR9. La gara dello scorso anno si è svolta per 556 giri, una distanza di 3.894,22 chilometri, rendendola la 24 Ore più "lunga" dal 2013.