Dopo quattro settimane di sosta, il Campionato del Mondo Formula 1 riparte dal Belgio, per il quattordicesimo round stagionale, primo di tre GP in altrettanti week-end.
Il circuito di Spa Francorchamps oltre ad essere la pista più lunga del Mondiale di F. 1 è considerata anche la più completa del Mondiale F. 1, perché lungo i suoi oltre 7 km si trovano tratti veloci e guidati. Il primo e il terzo settore di Spa presentano lunghi rettilinei e sezioni pianeggianti, ma il secondo settore è tortuoso. Questo rende difficile trovare il giusto equilibrio e compromesso di assetto, in particolare con il livello dell'ala. Un'ala più grande consentirà di guadagnare tempo nel tratto guidato grazie al maggiore carico, per contro si perderà velocità nei lunghi rettilinei. E viceversa. Inoltre, sui rettilinei può diventare determinante l’effetto scia, favorendo il sorpasso delle monoposto che precede.
Le modifiche al layout del tracciato e la nuova asfaltatura, che ha pure consentito di appianare parecchie irregolarità del fondo dovrebbero avere migliorato il grip. Tuttavia, con i suoi carichi laterali particolarmente elevati, Spa è uno dei circuiti più impegnativi dell’anno per gli pneumatici, con usura e consumo su tutti e quattro gli angoli della vettura. La famosa Eau Rouge-Raidillon è solo una delle zone in cui le gomme sono soggette a una varietà di forze: mentre devono curvare, sono schiacciate sull’asfalto dalla deportanza e dalla compressione. Perciò Pirelli ha selezionato per Spa le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Inoltre, a Spa bisogna sempre mettere in conto la variabilità del meteo, perciò vedere in azione il Cinturato Green intermediate o il Cinturato Blue full wet è una possibilità concreta.
I molti tratti veloci del circuito belga contribuiscono ad elevare i consumi. Infine, su quattro curve sono state aggiunte delle vie di fuga in ghiaia che ora risultano molto più vicine al limite della pista, perciò i piloti dovranno prestare maggiore attenzione ai track limits e ai frammenti di ghiaia appuntiti che potrebbero finire sul tracciato e danneggiare gli pneumatici.
In definitiva, tutte queste variabili non fanno altro che contribuire a rendere ancora più spettacolare la sfida su quello che rimane uno dei tracciati più selettivi dell’intero Mondiale di Formula 1.