A dieci anni di distanza dall’ultima volta che si disputò, il Rally di Nuova Zelanda torna nel Mondiale WRC, come terz’ultimo round della stagione e ultima gara su fondo sterrato.
Questa edizione della gara neozelandese si svolgerà su strade sterrate non troppo accidentate, caratterizzate da un fondo ghiaioso ma molto veloce, che complicano il compito ai piloti che si troveranno a partire per primi. Tra le altre possibili insidie, la poca conoscenza del tracciato da parte di molti equipaggi, ma soprattutto i piloti dovranno affrontare con cautela la prima giornata di gara, venerdì, che oltre ad essere la più lunga, con 158 dei 279 km totali, non contempla la sosta al parco assistenza ma solamente un breve stop per il cambio pneumatici; perciò, qualsiasi problema alla vettura potrebbe costare molto caro.
La gara prenderà il via giovedì sera da Auckland, quando da noi sarà l’alba, con la Cerimonia di Partenza e la breve prova speciale cittadina di 1,78 km, per entrare nel vivo nella giornata di venerdì, la più impegnativa con sei PS tutte piuttosto lunghe. Sabato si va a nord di Auckland, sempre con sei PS ma con un chilometraggio molto più breve, per finire domenica con quattro PS piuttosto brevi, compresa la power stage finale di 6,8 km.
La trasferta impegnativa ha limitato a solo 29 le vetture iscritte. Per quanto riguarda le Rally1 la squadra con il maggiore schieramento sarà la Toyota, che oltre a Kalle Rovanpera ed Elfyn Evans schiererà altre due Yaris per il rientrante Sébastien Ogier e per Takamoto Katsuta, pilota del WRC Challenge Program. Hyundai risponde con il tris di i20 per Ott Tanak, Thierry Neuville e Oliver Solberg, così come M-Sport schiererà tre Puma, ma con un piccolo giallo: nei giorni scorsi la squadra inglese ha ritirato l’iscrizione di Adrien Fourmaux, che ufficialmente dovrebbe rientrare nel Rally di Spagna ma sul cui sedile sembrano addensarsi nubi minacciose dati i risultati non esaltanti ed i tanti danni causati in questa stagione. Non sappiamo dire se la cosa sia collegata, ma su una Ford Puma sarà in gara il nostro Lorenzo Bertelli affiancato da Simone Scattolin, che fanno così il loro debutto a bordo di una Rally1.
La tappa neozelandese sarà particolarmente decisiva per entrambe le sfide iridate. Con 53 punti di vantaggio Kalle Rovanpera ha a disposizione un altro match ball dopo quelli sprecati nelle due precedenti gare con altrettanti errori. Gli basterebbero infatti soli otto punti per chiudere la partita iridata, ma un altro svarione potrebbe complicare le cose. Reduce da quattro podi consecutivi Ott Tanak è carico come una molla, ma i dissidi nella squadra Hyundai, che ha blindato la vittoria di Neuville in Grecia a scapito della rincorsa mondiale dell’estone, non gli agevolano il lavoro.
Lo stesso vale per la corsa al titolo Costruttori: con 63 punti di vantaggio la Toyota può stare relativamente tranquilla, anche perché in queste tre gare finali potrà contare su una freccia come Ogier, ma anche in questo caso meglio evitare distrazioni.