La Formula 1 torna in USA, ad Austin, per il secondo appuntamento stagionale nel paese a stelle e strisce dopo quello di maggio a Miami. L’ultimo campionato con due GP negli Usa fu nel 1984 ma in quell’occasione le due gare furono messe una dopo l’altra in calendario e si gareggiò a Detroit e Dallas, su due tracciati cittadini realizzati per l’occasione.
In questo caso, invece, il Circuit of the Americas è un tracciato permanente, con un disegno vario e, a tratti, spettacolare. Come il tratto in salita che segue il traguardo e porta alla prima curva a sinistra. Peraltro, le irregolarità del tracciato texano potrebbero rendere necessaria una maggiore altezza dal suolo del fondo delle vetture, condizionando così le performance aerodinamiche. I team dovranno quindi analizzare attentamente i dati raccolti, per trovare il migliore assetto possibile.
Per la gara in Texas sono state nominate le tre mescole centrali: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Nel 2021 le scuderie scelsero una strategia a due soste, ma quest’anno le cose potrebbero non andare in questa direzione, considerati gli pneumatici completamente diversi, il meteo e le nuove variabili in pista.
Come annunciato in Giappone, la seconda sessione di prove libere sarà estesa fino a 90 minuti al fine di testare alcuni prototipi di pneumatici da asciutto per il 2023 e preparare così le mescole per il prossimo anno, propedeutiche alle versioni definitive che i team testeranno dopo il Gran Premio di Abu Dhabi: Pirelli ha stabilito i run plan della FP2, interamente dedicata ai test degli pneumatici. Le scuderie che impiegheranno un young driver in FP1, potranno proseguire il proprio programma per una prima parte della seconda sessione, per poi concentrarsi sui test degli pneumatici nel restante tempo. Gli pneumatici prototipo potranno essere facilmente riconosciuti perché non avranno bande colorate sul fianco.