di Vincenzo Bajardi
L'isola di Pantelleria e la super utilitaria Fiat Panda a braccetto. Taormina invece scelta, nel periodo pasquale, da Lamborghini per il Suv Urus. Olivier Francois, Ceo Fiat e Stellantis Global Cmo, per festeggiare quanti lavorano nella fabbrica di Pomigliano d'Arco dove viene prodotta la super utilitaria, dall'elisir di lunga vita, ha contribuito alla realizzazione del docufilm battezzato "Pandelleria".
Questa utilitaria lanciata nel 1980, battezzata non con il numero di progetto ma con il nome del mammifero himalayano simbolo del WWF, era una berlinetta due volumi tre porte disegnata da Giugiaro. Era la prima volta che il brand italiano affidava il progetto del corpo vettura, per un modello prodotto in grande serie, ad uno stilista esterno. E che stilista! Una trazione anteriore che poteva utilizzare due motori: un bicilindrico di 650 cc raffreddato ad aria (30 cv) derivato dalla 126 e un quattro cilindri di 900 cc (45 cv) lo stesso della 127. Nell'82 si aggiunse la 34 con propulsore di 843 cc lo stesso della 850 berlina. Velocità massima da 115 a 140 kmh, consumi intorno ai 5,4 litri x 100 km a 90 kmh. Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, posteriori ad assale rigido, sterzo a cremagliera, passo 2,160 m, lunghezza 3,380 metri. Aveva una plancia percorsa in basso dalla mensola portaoggetti, l'abitacolo era moderno e funzionale.
"Dopo 43 anni - ha aggiunto Francois - la Panda è la city car leader in Europa e la più venduta in Italia". Il docufilm, della durata di mezz'ora, mette in risalto la straordinaria luminosità dell'isola e quanti utilizzano questa vettura. Nello scorso anno la Panda si è confermata l'auto più amata dagli italiani con 105.384 vendite, precedendo la Lancia Ypsilon con 40.970 unità. In terza posizione la 500 con 33.996 immatricolazioni. Nel 2023 Fiat Panda ancora sul podio più alto con 18.670 vendite precedendo Dacia Sandero e Jeep Renegade. Quarto posto per la Fiat 500. Al Salone di Parigi nel 1982 veniva presentata la Panda Super con calandra diversa che introduceva il nuovo logo formato da cinque barrette inclinate.
Nel 1983 usciva la Panda 4x4 a quattro ruote motrici, prodotta in collaborazione con l'austriaca Steyr, motore di 965 cc, lo stesso dell'A112 Elite e della LX. La Fiat in quell'occasione organizzò un test stradale in Lapponia, al Circolo Polare Artico (e noi l'abbiamo guidata in quella straordinaria occasione). Al Salone di Torino nell'84 vide la luce la nuova gamma della Panda con le versioni 30L, 30 CL e 30 CL College: la dotazione di serie comprendeva il lunotto termico, le luci di emergenza, il tergilunotto, i sedili reclinabili con appoggiatesta, mobiletto centrale portaradio nella Super e accendisigari.
Ancora versioni speciali nell'89 (900 Bella, 900 Dance, 750 Shopping, 750 Fun, 750 Sergio Tacchini, 750 Italia '90, 900 New Dance, 1000 Top Ten, 750 Bianca, 750 Nera, 1000 Estivale, 750 Young, Panda 4x4 Sisley, Trekking e proposta a fine anno con i motori ecologici della serie Europa, a carburatore con Eco Box e 44 cv oppure iniezione elettronica e catalizzatore a tre vie con 45 cv. (in fondo all’articolo una carrellata di versioni speciali e personalizzate della Panda). Poi nel febbraio '90 arrivava la Panda Elettra con un motore a corrente continua dotato del dispositivo di ricarica delle batterie in frenata. A richiesta era possibile sostituire le batterie di serie al piombo con batterie al nichel-cadmio con maggiore autonomia, produzione terminata nel '98.
Nuova gamma Panda nel '91 con 12 versioni e sette diverse motorizzazioni. Seguirono versioni speciali un anno dopo come la Cafè, la Regimental, la Perfect (per l'esportazione insieme all'Estivale, alla 1000 i.e. Pop, alla Brio, alla Malicia). Da non dimenticare il prototipo Destriero, moderna interpretazione delle vetture da spiaggia, carrozzeria aperta, assenza di portiere. Voleva essere un omaggio al Destriero il motoscafo costruito dalla Fincantieri per lo Yacht Club Costa Smeralda (potenza complessiva di 60.000 cv). Nel 2006 la Panda veniva proposta nella versione sportiva 100 HP, tetto velocistico di 185 kmh. Disponeva anche di un Pack denominato Pandemonio con pinze freno rosse, cerchi in colore argento.
Passando al Toro, il lussuoso brand Lamborghini, nel periodo pasquale, ha invitato a Taormina i clienti del super Suv Urus S provenienti dall'Europa e dal Medio Oriente.
Un appuntamento che ha avuto al centro delle attenzioni il test drive dell'elegante modello che sotto il cofano aveva il motore V8 biturbo da 666 cv con un rapporto peso-potenza i 3,3 kg/cv. Punta velocistica i 335 kmh. Telaio con sospensioni pneumatiche, quattro modalità di guida (Strada, Sport, Corsa ed Ego) ma apprezzabile anche nella guida off-road (terra, neve e sabbia). La prova sulle stradine che portano sull'Etna ha entusiasmato gli ospiti illustri.
Soddisfatto anche il presidente della Lamborghini Stephan Winkelmann per essere entrato nella seconda parte del programma Direzione Cor Tauri, il più importante piano di investimenti (entro il 2024 sfiorerà i 2,5 miliardi di euro). Un brand ancora da record: nel 2022 è stato il migliore in assoluto per le 9.233 consegne, per il fatturato e per la profittabilità.
"Per noi è importante risultare i migliori. Un modello che tutti ci invidieranno". Il nuovo modello Revuelto, ennesimo nome di toro, erede dell'Aventador aprirà la nuova era: entrerà in produzione nella seconda metà dell'anno e a livello di prezzo si parla di 500.000 euro, tempo di attesa per chi l'ha prenotata intorno ai 2 anni. Avrà tre motori elettrici che vitaminizzeranno il 12 cilindri da 6,5 litri, sistemati uno nel posteriore e due davanti. Cambio doppia frizione 8 marce, cerchi da 21 pollici davanti e 22 dietro, schermo che riproduce le informazioni di chi guida anche a chi gli sta seduto accanto. Top velocistico di 350 kmh.
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