Il Mondiale di Formula 1 torna in pista, al Baku City Circuit, dopo quasi un mese di stop, per disputare la settima edizione del Gran Premio dell’Azerbaigian, sesto round della stagione che inaugura il format Sprint Race. Format per il quale sono stati introdotti importanti cambiamenti. La Sprint diventa una gara a sé stante di circa 100 chilometri, anziché essere la prima parte di un Gran Premio di 400. La gara è confermata al sabato, ma adesso ha una qualifica dedicata che si tiene ad inizio giornata.

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Il programma del venerdì prevede un’ora di prove libere, seguita dalle qualifiche per definire la griglia di partenza per il Gran Premio di domenica. I regolamenti per queste qualifiche rimangono gli stessi per quanto riguarda l'uso libero delle gomme e le durate delle varie sessioni (Q1 18 minuti, Q2 15, Q3 12). Per le qualifiche della Sprint, invece, si adotta il formato dello Sprint Shoot-Out: i tempi sono ridotti a 12, 10 e 8 minuti per ciascuna fase e la differenza significativa è che ogni pilota ha a disposizione un solo treno di gomme nuove per sessione: uno di Medium per SQ1, un altro per SQ2 e un set di Soft per SQ3. Le regole del parco chiuso si applicano dall’inizio delle qualifiche del venerdì e per le due gare, il DRS può essere utilizzato dopo il completamento del primo giro e i punti vengono assegnati ai primi otto classificati della gara del sabato, dagli otto del vincitore fino al singolo di chi si classifica all’ottavo posto.

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Baku è un circuito cittadino dalla personalità unica, che comprende sia rettilinei veloci sia sezioni estremamente strette e tecniche, soprattutto attorno alla zona della famosa curva 9, nel centro storico. Di conseguenza, a Baku si tende a prediligere un carico medio-basso, per bilanciare da una parte l’esigenza di grip sulle curve più strette, dall’altra la necessità di raggiungere velocità elevate sui rettilinei per tentare il sorpasso. E non per dire, perché su questo tracciato nel 2016 Valtteri Bottas, con la Williams, superò la velocità massima di 378 km/h.

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Il fattore chiave sul circuito di Baku è la trazione. Perciò la sfida principale per i team sarà trovare il giusto equilibrio tra asse anteriore e posteriore, perché se è necessario mettere in temperatura le anteriori per generare grip, sapendo che i lunghi rettilinei raffredderanno i pneumatici, il calore non dovrà essere eccessivo al posteriore, altrimenti nelle zone di trazione si rischierà il surriscaldamento. Tuttavia i valori di temperatura dell’asfalto possono variare anche di parecchio lungo il giro, a causa degli edifici che circondano il tracciato e disegnano zone alternate di luce e ombra.

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Per il fine settimana di gara in Azerbaigian, Pirelli ha scelto di confermare la stessa selezione di mescole usate nel gran premio dell’anno scorso. Sul circuito cittadino di Baku, i team potranno scegliere C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. La selezione di mescole sarà la più morbida nella gamma Pirelli, che ben si adatta alle strette curve del centro cittadino combinate con i veloci rettilinei con punte di 340 km/h.

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La strategia più frequente per il Gran Premio dell’Azerbaigian è ad una sola sosta, anche se nel 2022 alcuni team hanno deciso di fermarsi per un secondo pit-stop traendo vantaggio da una virtual safety car prima del termine della gara. Un anno fa, quando la gara si disputò all’inizio di giugno, il degrado termico è stato rilevante per via dell’elevata temperatura dell’asfalto.

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