Il 58° Trofeo Luigi Fagioli è un condensato di sorprese e colpi di scena che sul traguardo finale incorona per la prima volta a Gubbio Achille Lombardi. Al volante dell’Osella Pa21 4C Turbo, il pilota potentino firma l’ottavo round del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM) 2023 completando i due passaggi sui 4150 metri “tutti d’un fiato” del tracciato umbro che sale a Madonna della Cima in 3’16”46 (gara 1: 1’38”38; gara 2: 1’38”08).


Un tempo totale che a Lombardi è valso il primo gradino del podio della “Montecarlo delle Salite” davanti ai siciliani Franco Caruso (Nova Proto Np01 Zytek) e Samuele Cassibba (Nova Proto Np01 - V8 Synerg). Ai vertici è mancata la sfida con Simone Faggioli (Norma M20 Fc Zytek), che a Gubbio si è imposto in ben 13 occasioni ed era stato il “poleman” nelle prove di sabato. In gara 1 il pluricampione toscano è incappato in una pizzicata su un rail circa a metà percorso che l’ha costretto al ritiro con cerchio e anteriore sinistra ko. Faggioli ha poi vinto gara 2 con il miglior crono di giornata in 1’35”04.

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Oltre alla vittoria assoluta, Lombardi ha conquistato anche il gruppo delle biposto E2SC, il cui podio ricalca quello della generale con Caruso secondo 1”11 e Cassibba, terzo in rimonta a 5”47 nonostante una panne elettrica lo avesse costretto a non disputare le prove sabato. Quarto assoluto un altro pilota siciliano, Luigi Fazzino, confermatosi al top fra gli under 25 con l’Osella Pa2000 Turbo, mentre la top-5 è completata dal giovane Filippo Golin (Osella Pa21 JrB) che ha vinto tra le Sportscar Motori Moto allungando nella classifica tricolore della categoria. Il migliore fra gli stranieri è il francese Sebastian Petit (Osella Pa30 – Mugen), ottavo assoluto davanti al primo umbro al traguardo: Filippo Ferretti (Wolf Gb08 Thunder), che conquista il primato nel gruppo delle monoposto E2SS. Out per un problema tecnico Gianni Urbani, che in gara 1 con l’Osella Pa21 Honda si era imposto fra i prototipi CN, la vittoria di categoria è andata ad Alberto Scarafone, che sempre sulla Pa21 allunga ancora nella classifica tricolore, mentre Daniele Filippetti conclude secondo al volante della Ligier Js51.

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Tra le silhouette E2SH, duello mancato con il già titolato bolognese Manuel Dondi (protagonista di una toccata in prova con la Fiat X1/9 che l’ha costretto “ai box”) ma vittoria-show per il pluricampione teramano Marco Gramenzi, particolarmente in forma sull’ammirata Alfa 4C Judd con la quale ha regolato il ligure Gianluca Ticci (Fiat X1/9).

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Nel folto gruppo GT è show con 1 a 1 finale tra Lucio Peruggini (Ferrari 488 Challenge) e Marco Iacoangeli (Bmw Z4 GT3), con il leader di campionato che grazie al successo di gara 1 è primo nell’aggregata per soli 2 decimi. Completa il podio GT Francesco Montagna (Lamborghini Huracàn).

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Francesco Savoia (Peugeot 308) si aggiudica il sempre avvincente gruppo TCR, seguito nell’aggregata da Luca Tosini, che ha vinto gara 2 per soli 3 centesimi, mentre terzo conclude Salvatore Tortora che su VW Golf Gti si aggiudica la classe TCR DSG.

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Spettacolo anche nel gruppo E1, nel quale l’estrema Audi Quattro S1 Pikes Peak segna la vittoria internazionale di Nikolay Zlatkov, che ha messo in riga i duellanti italiani Alessandro Tortora, secondo in rimonta e al top in classe 1600 turbo su Peugeot 106, Harald Freitag su Opel Kadett e Pietro Ragusa su Renault 5 GT turbo.

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Nei gruppi Racing Start, senza discussione il successo del capoclassifica tricolore Giacomo Liuzzi in RS Plus con la Mini Cooper, che ha preceduto un terzetto di piloti sulle auto aspirate: Hannes Geier (Honda Civic) e Fabio Titi (Peugeot 106). Successo casalingo nella sempre combattuta RS Turbo per il 21enne pilota e figlio d’arte eugubino Alessandro Picchi (Peugeot 308), davanti alla sempre più convincente Selina Prantl (Mini Cooper), che grazie alla piazza d’onore è ora in vetta da sola in campionato, mentre terzo ha concluso il pugliese Angelo Loconte (entrambi su Peugeot 308) e Cosimo Laghezza (Peugeot 106) si è aggiudicato la classe delle vetture aspirate battendo di un soffio il rientrante Rocco Errichetti (Citroen Saxo) e il giovane padrone di casa Kristian Fiorucci, anche lui su 106 in un terzetto tutto racchiuso in appena 1”3.

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Nel TIVM, come nelle prove ufficiali, dominio di Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) in gruppo A-S e Lorenzo Mercati in gruppo N-S. Nel Tricolore Bicilindriche, la supersfida tra le Fiat 500 è andata ad Andrea Currenti, davanti ad Angelo Mercuri e Francesco Ferrara. Infine, nella gara nazionale delle auto storiche, Manuel Bonfadini balza al comando in gara e vince per la prima volta a Gubbio al volante dell’Osella Pa9/90 con il crono totale di 3’49”65, precedendo il poleman del sabato Giuliano Peroni (Osella PA8), vincitore del   3. Raggruppamento, seguito dal vincitore del 5. Raggruppamento Antonio Angiolani (March 783). Il 2. Raggruppamento è andato ad Ildebrando Motti (Porsche 911 Carrera RS), mentre Carlo Mascolo si aggiudica il 1. Raggruppamento con la Fiat Giannini 590.

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