Soltanto pochi giorni di pausa e la Formula 1 affronta un nuovo appuntamento, il Gran Premio del Belgio, l’ultimo prima della sosta estiva di quattro settimane di sosta, durante le quali i team dovranno osservare anche un periodo di chiusura di 14 giorni consecutivi.
Il Gran Premio del Belgio, uno dei più prestigiosi della storia di questo sport perché si disputa su un tracciato, quello di Spa-Francorchamps, particolarmente impegnativo, per i piloti, per le vetture e anche per le gomme. La pista delle Ardenne è da sempre considerata l’università dei piloti automobilistici: si tratta di una delle piste storiche della Formula 1, rispettata da tutti i protagonisti del Mondiale per la sfida che rappresentano i suoi 7 km di lunghezza (il tracciato nato nel 1921, fino al 1982 ne misurava addirittura 14). Tra più veloci del campionato, il circuito belga vanta uno dei passaggi più famosi del campionato: l’Eau Rouge-Raidillon, una esse simile a una montagna russa da affrontare, in qualifica, a tavoletta. Ma non si renderebbe giustizia a questo tracciato se non si citassero anche il rettilineo del Kemmel, che culmina con la esse Les Combes, il curvone Pouhon, che impone un'accelerazione laterale di 3G per quasi cinque secondi, la piega velocissima di Blanchimont e i due lentissimi passaggi rappresentati dall’ultima e dalla prima curva, la chicane Bus Stop e La Source.
Insieme a Silverstone e a Suzuka, Spa-Francorchamps è un circuito che sottopone gli pneumatici a notevoli forze. Il punto più difficile per le gomme è la combinazione fra la compressione dell’Eau Rouge e la salita del Raidillon in cui, ad elevata velocità, il pilota deve curvare prima a sinistra mentre la vettura è schiacciata sull’asfalto dalla deportanza e poi salire velocemente con una piega verso destra e poi a sinistra per immettersi sul rettilineo del Kemmel.
La novità dell’edizione 2023 sarà il formato del fine settimana, visto che a Spa andrà in scena per la terza volta nella stagione, dopo Baku e Spielberg, il sabato Sprint, con lo Shootout la mattina e una gara di 100 km al pomeriggio. Con una sola ora di prove libere a disposizione il venerdì prima delle qualifiche ci sarà ancora meno tempo per mettere a punto le monoposto in vista del resto del fine settimana su un tracciato che di solito vede le differenze più ampie in termini di configurazione aerodinamica fra chi privilegia il carico aerodinamico per andare forte nel secondo settore e chi vuole una macchina più "scarica", in grado di sfruttare al meglio la velocità di punta sui rettilinei ed essere così in grado di attaccare o, nel caso, difendersi adeguatamente. La doppia gara aumenterà ancor di più lo spettacolo di un Gran Premio che resta uno dei più belli di tutta la stagione.
Per questa gara Pirelli ha scelto di portare lo stesso tris di mescole utilizzato lo scorso anno: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft, che offrono un ampio ventaglio di opzioni strategiche in caso di gara sull’asciutto. Le condizioni meteorologiche sono tradizionalmente un fattore molto importante, e imprevedibile, durante il weekend di gara. Inoltre, la lunghezza del tracciato, il più lungo del calendario, e l’andamento in saliscendi, Spa ha la variazione altimetrica più elevata, fanno sì che un pilota si possa trovare ad affrontare un asfalto bagnato in un punto e completamente asciutto in un altro.