Il MAMS – Monza Auto Moto Storiche, ha voluto ricordare i Fratelli Brambilla con una serata nella quale Walter e Peo Consonni hanno narrato alcuni dei tanti aneddoti che richiamano alla memoria Tino e Vittorio Brambilla.
Di Massimo Campi - Foto ©Raul Zacchè – Archivio Brambilla
Walter e Peo Consonni (al centro nella foto) sono nati vicino all’officina dei Brambilla e sin da piccoli hanno respirato il profumo della benzina ed il suono dei motori, tanto che la loro madre spesso urlava dalla finestra che dovevano smettere di fare rumore perché i bambini dovevano dormire e subito arrivava la risposta del Tino “signora io devo lavorare, non sto giocando!”
Il Tino ed il Vittorio Brambilla, sono stati personaggi che hanno scritto pagine di storia del mondo motoristico nazionale id internazionale. Caratteri forti, più fumantino il Tino, più duro il Vittorio, all’estero li chiamavano “Brambilla, the Monza’s gorilla!” ed erano in pochi quelli che osavano avvicinarsi a loro quando la battaglia prendeva pieghe storte in pista.
Walter e Peo, i due fratelli Consonni vicini di casa dei Brambilla, anche loro innamorati delle corse e della pista di Monza e non potevano che essere grandi tifosi dei Brambilla che scarrozzavano tra le vie della città con i loro motori rombanti e la domenica vincevano sull’asfalto dell’Autodromo. Giampiero “Peo” appena è riuscito è andato a lavorare nell’officina sotto la guida del Tino. Walter ha preso un’altra strada nella vita, ma poi è tornato tra le sue radici ed ha iniziato a narrare con la sua penna le gesta dei due fratelli brianzoli.
Il Tino era il primogenito della famiglia e dopo avere corso in bicicletta e con i pattini a rotelle inizia correre con le moto. Tino amava la competizione e le sfide l’importante era vincere, con qualsiasi mezzo, meglio se aveva un motore. Inizia con i motorini, poi passa alla Rumi, infine con la MV dove conquista vittorie e campionati. Dalle due passa alle quattro ruote e, dopo avere conquistato gare ed il Titolo di F.3 corre per la Ferrari portando alla vittoria il V6 Dino in Formula 2.
Vittorio segue le orme del fratello, corre per la Moto Guzzi e la Paton, debuttando in seguito con quattro ruote. Vittorio Brambilla dopo avere vinto in Austria con la March e rischiato la vita nell’incidente a Monza con la Surtees, ha finito la carriera con la Formula 1 dell’Alfa Romeo progettata dall’ingegnere Chiti.