A quasi un mese di distanza dal successo di Sebastien Ogier in Croazia, quarto vincitore diverso nei primi quattro round, il WRC torna sugli sterrati per il Rally del Portogallo, primo di sette appuntamenti su questo fondo.

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Il percorso è simile a quello degli anni precedenti. La gara partirà giovedì sera con la super speciale Figueira da Foz, quindi entrerà nel vivo il venerdì, partendo dalla storica città di Coimbra a sul del paese per poi trasferirsi al nord, attorno alla seconda città più grande di Porto, con il parco assistenza situato nella vicina Matosinhos. La domenica, infine, prevede due passaggi di Cabeceiras de Basto e il famoso Fafe, che funge da Power Stage di fine rally. Tre le tappe, da venerdì a domenica, suddivise in 22 prove speciali cronometrate per un totale di 337 km.

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Le tappe sono veloci ma di natura tecnica, con una superficie che solitamente è morbida e sabbiosa all'inizio ma spesso diventa rocciosa e solcata nel secondo passaggio. Infatti, un’altra caratteristica delle prove è legata alla formazione dei binari. Macchina dopo macchina si creano solchi che potrebbero creare insidie. Da non sottovalutare il meteo, perché se dovesse piovere la quantità delle precipitazioni potrebbe cambiare completamente lo scenario: con tanta pioggia, il fondo potrebbe diventare scivoloso e con tanto fango.

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Per l’occasione, sebbene questo sia l'ultimo anno di Pirelli da fornitore unico di pneumatici del WRC, la Casa milanese ha realizzato un nuovo pneumatico Scorpion, ovvero la gomma ideata per i fondi sterrati, che farà il suo esordio proprio in questo fine settimana in Portogallo. Una gomma realizzata appositamente per le vetture Rally1 ibride in due tipologie di mescole, le Hard e le Soft, chiamate rispettivamente HB e SB, realizzate grazie all'esperienza fatta dal 2021 sui terreni più difficili del Mondiale.

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Date le caratteristiche base del fondo, le gomme Prime saranno considerate le Soft, mentre le Hard sono le Option. Le prime saranno perfette per il fondo scivoloso, sabbioso e con poco grip, mentre le Hard saranno da considerare quando il fondo sarà più ruvido e per le speciali più lunghe. Per il Rally del Portogallo ciascuna vettura avrà a disposizione 28 gomme Prime (Soft) e 8 gomme Option (Hard). Tuttavia il regolamento consente agli equipaggi di scegliere 12 gomme Option (Hard), ma togliendone 4 al quantitativo delle Prime (Soft).

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Toyota affronta il Rally del Portogallo schierando un poker di piloti tra i quali spiccano le due punte di diamante della squadra nipponica: Sebastien Ogier e Kalle Rovanpera, quest’anno impegnati part time, che hanno finora portato le Yaris Rally1 sul gradino più alto del podio, rispettivamente al Safari e in Croazia. Finora manca all’appello Elfyn Evans, incaricato di conquistare la corona iridata, che sugli sterrati del Portogallo dovrà cercare di ottenere la prima vittoria e annullare il leggero gap che ora lo separa in classifica dal leader Neuville.

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A sua volta il belga della Hyundai è chiamato ad una prova di forza per cercare l’allungo in classifica generale, ma entrambi dovranno fare i conti con Ogier e Rovanpera che da queste parti hanno già dimostrato di trovarsi a proprio agio mettendo in bacheca rispettivamente cinque e due edizioni della gara portoghese. Nella eterna sfida sul fronte Costruttori, la squadra coreana punta anche su Ott Tanak e, nell’occasione, Dani Sordo, che prosegue l’alternanza con Esapekka Lappi e Andreas Mikkelsen.

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Infine, alla luce dei precedenti exploit, vanno fatti i conti anche con la formazione a due punte confermata da Ford M-Sport, con Adrien Fourmaux e Gregoire Munster al volante delle Puma Rally1.  

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