Proseguendo nella marcia di avvicinamento alla gara clou della stagione, la 24 Ore di Le Mans in programma il 15-16 giugno, il WEC propone nel fine settimana il terzo round del campionato, la 6 Ore di Spa-Francorchamps. Una gara che, data la selettività del tracciato belga e le bizze del meteo che sono di casa sulle Ardenne e che tradizionalmente affliggono anche la zona della Sarthe, può essere considerata a ragione un’autentica prova generale, per piloti e squadre, della madre di tutte le corse endurance.
Confermato lo schieramento per le tre Ferrari 499P Hypercar in cerca di riscatto dopo la beffa di Imola: sulla vettura #50 si alterneranno Antonio Fuoco-Miguel Molina-Nicklas Nielsen, sulla #51 Alessandro Pier Guidi-James Calado-Antonio Giovinazzi e sulla #83 RobertKubica-Yifei Ye-Robert Shwartzmann. Sul circuito del Santerno, una serie di contrattempi ed errori di gestione non ha consentito alle “Rosse” di confermare il potenziale espresso in modo corale in qualifica tanto da conquistare le prime tre posizioni sulla griglia di partenza.
Defaillance che hanno riaperto la strada alla vittoria alle Toyota GR010 Hybrid, tornate rapidamente al vertice dopo il deludente debutto a Losail. Ad Imola è stata la vettura#7 di Mike Conway-Kamui Kobayashi-Nyck de Vries a trionfare, riportando il sorriso nel box della casa giapponese, grazie anche al quinto posto della Hypercar gemella #8 di Sébastien Buemi-Brendon Hartley-Ryo Hirakawa.
Nonostante a Imola abbiano perso la supremazia mostrata nella gara iniziale, il secondo e terzo posto conquistato dalle due Porsche 963 di Estre-Lotterer-L. Vanthoor e Campbell-Christensen-Makowiecki, non lascia dubbi sul fatto che per la vittoria ci sia da fare i conti con loro.
In leggera crescita anche BMW e Lamborghini, che sono chiamate a confermare nella gara belga. Oltre alla performance entrambe dovranno verificare l’affidabilità soprattutto in chiave Le Mans. Lo stesso dicasi per Peugeot, che prosegue nel “rodaggio” della nuova vettura, e Alpine, mentre Isotta Fraschini deve ancora trovare la quadra per poter ambire almeno ad un ruolo di outsider.
La tappa belga sarà determinante anche a livello di classifica, dove la casa del Cavallino deve risalire la china. Attualmente la migliore 499P Hypercar è la #50 di Fuoco-Molina-Nielsen, che occupano la quinta piazza in classifica piloti, mentre Pier Guidi-Calado-Giovinazzi devono rimontare dall’undicesimo posto. La casa di Maranello è pienamente in lizza anche per la coppa Costruttori: il ritardo dalla Porsche capolista è di 26 punti, mentre sono 17 dalla Toyota. Vanno meglio le cose nella classifica Indipendenti, dove la 499P la vettura di Kubica insegue ad un solo punto la Porsche 963 Team Jota di Stevens-Nato-Ilott.
Lo stesso dicasi per la categoria LMGT3, dove è la Porsche 911 Manthey di Bachler-Sturm-Malykhin in testa alla classifica generale con sedici punti di vantaggio sulla sorprendente Aston Martin di James-Riberas-Mancinelli e la Bmw M4 del Team WRT di Valentino Rossi-Martin-Al Harthy ad una sola lunghezza.
Anche in questa categoria le GT del Cavallino Ferrari 296 di AF Corse inseguono: la meglio 296 GT3 di Af Corse meglio piazzata piazzata, di Mann-Heriau-Rovera è staccata di ben 32 punti dalla leadership, così come sono in difficoltà le Lamborghini Huracan.
In entrambe le categorie bisognerà vedere anche quanto potranno influire le modifiche apportate dal BOP (Balance of Performance) e alcune assenze di piloti titolari che hanno scelto, oppure sono stati indirizzati dai relativi marchi, di partecipare al concomitante round della Formula E. In ogni caso il programma, dopo le libere di giovedì, prevede la disputa di qualifiche e hyperpole nella giornata di venerdì e la gara il sabato, con partenza alle 13.00.