Per il sesto round della stagione il WRC approda sull’isola dei Quattro Mori per una gara che, alla luce di quanto visto finora, si presenta più incerta che mai. Nelle cinque prove precedenti, infatti, solo il plurititolato Sebastien Ogier, che peraltro corre part-time, è stato in grado di fare il bis di successi, peraltro nelle ultime due gare in Croazia e Portogallo, mentre Neuville, Lappi e Rovanpera si sono spartite le restanti prove, rispettivamente a Montecarlo, in Svezia e al Safari.
Per giunta, sugli sterrati sardi è sempre difficile azzardare pronostici, a maggior ragione in questa edizione dove nella seconda tappa di sabato non è prevista assistenza a metà giornata; perciò, i piloti dovranno prestare particolare attenzione a gestire gli pneumatici per affrontare gli impegnativi passaggi sui crono della Gallura e del Monte Acuto nel pomeriggio.
Ma questa non è l’unica novità del Rally Italia Sardegna 2024, che si disputerà con il nuovo format di gara su sole tre giornate, in base a quelle che saranno le direttive FIA dal 2025. Dopo la cerimonia di partenza il giovedì sera, alle 19.30, con le vetture che sfileranno per il centro di Alghero, e lo shakedown di Olmedo il venerdì mattina, la gara vera e propria scatterà alle 13.30 con la prima delle tre tappe per un totale di 266 km cronometrati suddivisi su 16 prove. Un percorso che coinvolgerà i territori di Alghero e Sassari, portando i piloti tra la costa e l'entroterra del nord-ovest dell'isola.
Ottantasette gli equipaggi al via, di cui 8 con le vetture della categoria top Rally1: tre Hyundai i20 per Neuville, Tanak e Sordo, altrettante Toyota per Evans, Ogier e Katsuta, e due Ford di Fourmaux e Munster. Occhi puntati, ovviamente, su Neuville ed Evans a stretto contatto in classifica generale, mentre Tanak e Fourmaux seguono più staccati, ma tutti dovranno fare i conti con l’otto volte iridato Ogier, che quando è stato in gara ha suonato tutti. A completare i ranghi, ben 42 equipaggi con vetture WRC2, oltre a 18 driver nel Mondiale Junior, oltre ad una forte la presenza tricolore, con ben 8 equipaggi sardi che, c’è da scommetterci, si giocheranno il tutto per tutto pur di fare bella figura nella gara di casa.
Queste alcune considerazioni dei big alla vigilia della gara. “Abbiamo fatto degli ottimi test in Sardegna un mese fa – sottolinea Ogier - e partiamo in gara in una buona posizione: siamo quinti al via. In Portogallo abbiamo visto che nelle zone più sabbiose simili alla Sardegna la Yaris andava bene. Per questo sono fiducioso anche se la gara sarà dura, e soprattutto bisognerà saper gestire al meglio le gomme”.
“Il Rally Italia Sardegna è una prova molto tecnica – sentenzia il leader del Mondiale Neuville - perciò dovremo disputare un weekend senza errori, preparare delle note molto precise ed avere un setup perfetto della nostra vettura. Purtroppo, stavolta noi di Hyundai non abbiamo fatto dei test pre gara ed inoltre lo shakedown non è rappresentativo della corsa. Inoltre, partirò per primo venerdì e questo di sicuro è uno svantaggio”.
“In Portogallo non ci è andata bene – ammette Evans - adesso vedremo di riscattarci subito in Sardegna. Sono fiducioso di poter far bene, daremo il massimo nel preparare al meglio la gara e la macchina in vista di questa corsa che si preannuncia sempre durissima”.
Punta senza mezzi termini al tris lo spagnolo Dani Sordo, già due volte vincitore ad Alghero: punta a calare il suo tris: “Sono consapevole di avere un’ottima posizione al via, partendo ottavo, perciò devo cercare di ottimizzare questa opportunità. L’obbiettivo è quello di finire sul podio, francamente però non mi dispiacerebbe battermi per la vittoria”.