Il Gran Premio d’Italia, 16.mo round in calendario, è l’ultimo appuntamento stagionale in Europa per la Formula 1 che poi si sposterà in Asia e nelle Americhe. Con 73 gran premi alle spalle l’Autodromo Nazionale Monza è il tracciato con il maggior numero di presenze nel Campionato del Mondo.

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A seguito dei lavori di rinnovamento e ammodernamento avviati a gennaio, il fondo della pista è stato interamente rifatto. Inoltre, la prima variante ha uno sviluppo più largo degli anni passati, così com’è stata aumentata l’inclinazione verso l’interno di alcune curve, su tutte la Parabolica.

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All’inizio del mese di agosto, al termine dei lavori che hanno richiesto l’impiego di 240 operai e 92 mezzi, una squadra di tecnici della Pirelli ha effettuato un sopralluogo per raccogliere dati sul nuovo asfalto, condivisi con la FIA e le squadre in vista dell’ultimo appuntamento europeo della stagione di Formula 1. L’asfalto, come solitamente accade quando il conglomerato è stato posato da poco tempo, risulta più liscio del precedente e di colore più scuro. Quest’ultima caratteristica avrà un impatto sulle temperature della pista che, in caso di condizioni meteo soleggiate, potrebbero risultare più elevate rispetto al passato e raggiungere anche picchi significativi, superiori ai 50°. In teoria, l’asfalto offre maggior aderenza adesiva, il che avrà un impatto sulla prestazione delle gomme e sulle loro temperature d’esercizio. È assai prevedibile che assisteremo ad un fine settimana con un’elevatissima evoluzione della pista, man mano che gireranno le vetture delle varie categorie che partecipano all’evento.

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Monza è la pista dove, solitamente, si corre con la configurazione aerodinamica più bassa possibile proprio per privilegiare la velocità di punta diminuendo la resistenza all’avanzamento. La stabilità in frenata e la trazione in uscita dalle due chicane sono i fattori che mettono più a dura prova le gomme, anche se non bisogna sottovalutare i carichi laterali esercitati nelle curve veloci, come la Parabolica intitolata a Michele Alboreto e la Grande. Per questo appuntamento, la scelta delle tre mescole da asciutto non è variata rispetto al 2023: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft.

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Su una pista dove il tempo necessario per effettuare il cambio pneumatici è fra i più alti del calendario, la strategia su un solo pit-stop è sulla carta la più veloce. Sarà importante verificare nelle prove libere quale potrà essere il ruolo che il nuovo asfalto giocherà sul comportamento degli pneumatici sulla lunga distanza, sia in termini di prestazione che di degrado. Lo scorso anno, la gara si svolse in maniera molto lineare, con le due mescole più dure che hanno giocato il ruolo da assolute protagoniste. Diciassette piloti su venti scelsero di partire con la C4, soltanto tre (Hamilton, Bottas e Magnussen) preferirono la C3. Quattordici piloti effettuarono una sosta sola, sei si fermarono due volte ma uno di loro, Piastri, vi fu costretto a causa del danneggiamento dell’ala anteriore in un duello con Hamilton mentre gli altri cinque (Gasly, Zhou, Lawson, Hulkenberg e Magnussen) provarono questa strategia perché il degrado prestazionale degli pneumatici già nel primo stint era troppo elevato.

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Il Gran Premio d’Italia è sempre stato presente nel calendario del Campionato del Mondo di Formula 1 dalla nascita, questa è quindi la sua settantacinquesima edizione. È sempre stato corso all’Autodromo di Monza ad eccezione di una edizione, nel 1980, disputata ad Imola. I piloti con più vittorie (5) sono Michael Schumacher e Lewis Hamilton, seguiti da Nelson Piquet (4). In termini di pole position, Hamilton è il primatista (7), seguito da Juan Manuel Fangio e Ayrton Senna (5 ciascuno). Hamilton e Schumacher condividono anche il primato dei piazzamenti sul podio (8), con Sebastian Vettel e Fernando Alonso appaiati al terzo posto con sei podi a testa.

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Fra le squadre, è la Ferrari, che a Monza si presenterà con i numeri delle monoposto e le tute dei piloti in livrea “carbonio”, a fare incetta di primati: vittorie (19), pole position (23) e piazzamenti sul podio (17). Peraltro, la Scuderia non è l’unico team italiano ad aver trionfato nella gara di casa. Anche l’altra squadra che corre con la licenza rilasciata dall’Automobile Club d’Italia, l’attuale Visa CashApp Racing Bulls, sempre basata a Faenza sin da quando si chiamava Minardi, ha infatti vinto le uniche due gare della sua storia proprio a Monza: nel 2008 con Sebastian Vettel, quando si chiamava Toro Rosso, e nel 2020 con Pierre Gasly, quando la denominazione era AlphaTauri.

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Gli appassionati italiani potranno inoltre gioire tornando a vedere un pilota nostrano al volante di una Formula 1, per giunta, nel gran premio di casa. Anche se si tratterà “solo” della presenza nella FP1, il debutto ufficiale del neodiciottenne Andrea Kimi Antonelli in un gran premio ufficiale al volante della Mercedes W15, dopo i precedenti assaggi sulle piste di Imola e Red Bull Ring, autorizza a pensare ad un futuro a tempo pieno per il bravo pilota bolognese che si sta mettendo in luce in Formula 2 e dal 2019 fa parte del programma Mercedes Junior Team.

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