Il circus WRC si trasferisce in Sudamerica per il Rally del Cile, undicesimo round del Campionato Mondiale Rally FIA 2024, in programma dal 26 al 29 settembre, e ultima gara su superficie sterrata della stagione.
Il Cile è tornato nel calendario WRC l’anno scorso, quattro anni dopo il suo debutto nel 2019, con un rally con sede a Concepción, a circa 500 chilometri a sud della capitale Santiago. Le strade sterrate nei boschi della circostante regione del Biobío combinano tratti tecnici e veloci con un mix di superfici lisce e abrasive. La scorsa edizione ha evidenziato che l'usura delle gomme può essere piuttosto elevata quando è asciutto; quindi, tutti dovranno prestare attenzione a questo aspetto.
Dopo lo shakedown e la partenza cerimoniale di giovedì, a Concepción, il rally entrerà nel vivo venerdì, con un giro di tre tappe verso sud-est da ripetere dopo lo stop assistenza di mezzogiorno. Il resto delle tappe del rally, per un totale di 306 km cronometrati, si svolgono lungo il fiume Biobío, a sud, affacciato sull'Oceano Pacifico. Il sabato è il giorno più lungo, con 139,2 km competitivi attraverso altri due giri di tre tappe, e comprende tratti non percorsi in precedenza, così come la domenica, quando due tappe verranno percorse due volte senza servizio di mezzogiorno.
Sotto il profilo sportivo, dopo la debacle in terra greca il team Toyota punta ad una pronta rivincita, oltre che a rimettersi in corsa per il titolo Costruttori, e per questo si presenta con una formazione decisamente aggressiva, a quattro punte. Oltre a Kalle Rovanperä, Sébastien Ogier ed Elfin Evans, con i primi due che hanno già fatto il tris di vittorie quest’anno, la squadra giapponese sostituisce Katsuta con l’astro nascente Sami Pajari che ha mostrato il proprio biglietto da visita con l’impressionante debutto al Rally di Finlandia, dove è arrivato quarto assoluto e ha registrato la sua prima vittoria di tappa.
Thierry Neuville si presenta in Cile da leader e carico per la fresca vittoria conquistata in Grecia, ma non potrà certo dormire sonni tranquilli perché il più diretto rivale ce l’ha addirittura in casa: Ott Tanak, che segue in classifica a 34 punti e sugli sterrati cileni ha già fatto centro nel 2019 e 2023. Ma c’è anche un terzo incomodo di non poco conto, come Ogier, che incalza staccato di soli quattro punti dall’estone.
Ma non va certo dimenticato Adrien Fourmax, in netta crescita nelle ultime gare con la Puma M-Sport, affiancato da Gregoire Munster e dal lettone Martin Sesks.
Nel WRC2 Oliver Solberg, leader in classifica, ha una ghiotta occasione per allungare data l’assenza di Sami Pajari impegnato nella categoria maggiore. Lo svedese dovrà comunque vedersela con Rossell e Solans, che puntano a ridurre il distacco in classifica, ma anche da autentici mastini come Kajetanowicz, Loubet e Gryazin.