Quando si dice una domenica bestiale! Già, perché nell’arco della stessa giornata Lamborghini ha conquistato due titoli tra i più importanti per la categoria GT: il DTM con Mirko Bortolotti a Hockenheim e quello LMGT3 della European Le Mans Series (ELMS) con Andrea Caldarelli-Axcil Jefferies-Hiroshi Hamaguchi a Portimao. E come ciliegina sulla torta, sempre domenica, è arrivata la seconda vittoria nel Super GT giapponese con Yujia Motojima e Takashi Kogure  ad Autopolis.

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DTM

Nel gran finale di stagione a Hockenheim, in un weekend reso ancora più difficile dalle avverse condizioni meteo, il pilota del team SSR Performance si è laureato campione, scrivendo nell'albo d'oro il proprio nome esattamente 31 anni dopo quello di Nicola Larini, l'ultimo degli italiani ad essere riuscito nell'impresa. Un'impresa memorabile per la Casa di Sant'Agata Bolognese, che segna anche il ritorno vincente di un marchio italiano nel DTM, proprio nell'edizione del quarantennale della serie tedesca.

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A distanza di una sola settimana dallo storico successo messo a segno nella classe GTD con il team Iron Lynx (assieme a Jordan Pepper e Franck Perera) nella Petit Le Mans di Road Atlanta, ultimo appuntamento della serie IMSA 2024, Mirko Bortolotti può così festeggiare con la Lamborghini un titolo che si aggiunge a quelli del Blanpain GT Overall e Endurance del 2017, alle due vittorie alla 24 Ore di Daytona (2018 e 2019) e a quella conquistata alla 12 Ore di Sebring (2019).

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European Le Mans Series

Con una vittoria che si è concretizzata all’ultimo giro della 4 Ore di Portimão, Andrea Caldarelli, Axcil Jefferies e Hiroshi Hamaguchi si sono imposti sul circuito dell'Algarve laureandosi campioni 2024 della European Le Mans Series (ELMS) LMGT3.

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Il trio, al volante della Lamborghini Huracán GT3 EVO2 #63 iscritta dal team Iron Lynx, in Portogallo ha iniziato l’ultima gara della stagione dalla quinta posizione dello schieramento, completando una rimonta dopo il contatto avuto con un’altra vettura durante la prima ora. Nel prosieguo della gara, la #63 è tornata in lizza grazie agli sforzi di Hamaguchi e Jefferies, che hanno chiuso gli stint obbligatori in seconda posizione, nonostante i numerosi periodi di full course yellow, safety car e virtual safety car. Quando Caldarelli ha preso il volante si è ritrovato ancora secondo, ma per assicurarsi il titolo era obbligato a vincere. Una vittoria che il factory driver Lamborghini è riuscito ad agguantare all'ultima curva del conclusivo giro, quando la Porsche Iron Dames di Michelle Gatting (in testa per quasi tutta la durata della gara), ha ceduto il comando permettendo alla #63 di tagliare per prima il traguardo nella propria classe.

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Super GT giapponese

Seconda vittoria stagionale per la Lamborghini nel campionato Super GT300 giapponese. Sulla pista di Autopolis, i piloti Yujia Motojima e Takashi Kogure al volante della Lamborghini Huracán GT3 EVO2 #88 del team JLOC, hanno sfruttato al meglio la strategia disegnata dal proprio box in una gara influenzata dalla lunga presenza della safety-car. Con questo successo, dopo quello del Fuji a inizio anno, Motojima e Kogure ora occupano il terzo posto nella classifica generale a 16 punti dalla vetta e con due gare ancora da disputare.

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