L’appuntamento di Abu Dhabi chiude la stagione più lunga nella storia della Formula 1, completando un giro del mondo percorso in ventiquattro tappe. Il circuito di Yas Marina ha ospitato già quindici volte la massima competizione automobilistica, dodici delle quali come ultimo Gran Premio del campionato. In quattro occasioni il fine settimana è stato decisivo per l’assegnazione di titoli iridati, come sarà anche domenica per la sfida che vedrà McLaren e Ferrari giocarsi il Mondiale Costruttori.
Dopo le importanti modifiche introdotte nel 2021, che lo hanno reso molto più veloce e filante, il tracciato Yas Marina è lungo 5,281 chilometri e offre diverse opportunità per sorpassare. Le forze esercitate sugli pneumatici sono in generale medio-basse, vista la scarsità di curve ad alta velocità. L’asfalto offre scarsa aderenza e ha un livello di rugosità nella media stagionale. Le temperature giocheranno un ruolo importante: va considerato che due delle tre sessioni di prove si svolgono sotto la luce naturale, FP2 e la gara a cavallo del tramonto e le qualifiche interamente di sera. Pertanto, le condizioni dell’asfalto possono mutare velocemente man mano che le temperature calano così come l’evoluzione della pista dovuta alla sua gommatura sarà molto rapida, soprattutto nei primi giorni, anche grazie alle tre serie di supporto – F4 UAE, F1 Academy e F2 – in calendario nel fine settimana.
Come da consolidata tradizione, per questo appuntamento la Pirelli ha selezionato il tris di mescole più morbido, composto dalla C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft. La mescola contrassegnata dalle parentesi rosse sarà molto probabilmente protagonista esclusiva delle qualifiche, mentre Medium e Hard saranno sotto i riflettori – in ogni senso, visto che questa sarà la terza gara consecutiva in notturna – domenica sera.
Su una pista dove il graining può avere un impatto significativo e, come già citato, offre possibilità di sorpasso grazie alle modifiche effettuate tre anni fa, la strategia su due soste è certamente quella preferibile, come peraltro si era visto un anno fa. Inoltre, l’undercut risulta essere molto efficace mentre la sosta singola impone un livello di gestione degli pneumatici molto elevato per limitarne il degrado prestazionale.
Il pilota con più successi ad Abu Dhabi è Lewis Hamilton, vittorioso cinque volte. Max Verstappen, che riceverà domenica il Pirelli Pole Position Award of the Year per aver ottenuto il maggior numero di pole nella stagione, può eguagliarlo, visto che ha già vinto quattro volte consecutive, dal 2020 al 2023. Fra le squadre, la Red Bull è in vantaggio sulla Mercedes (7 a 6). Solamente altri due team hanno vinto ad Abu Dhabi: la Lotus con Kimi Raikkonen nel 2013 e la McLaren con Hamilton nell’edizione inaugurale del 2009.
Superfluo dire che gli occhi di tutti saranno puntati, oltre che sulla lotta per la vittoria ovviamente, sulla sfida tra McLaren e Ferrari per il titolo Costruttori, che oltre al prestigio ha un valore economico importante. La Scuderia Ferrari punta alla conquista del suo 17° campionato del mondo Costruttori, al termine di quella che si è comunque rivelata la migliore stagione dall’avvento dell’era ibrida, nel 2014, ma oltre al fatto che si trova in svantaggio di 21 punti sulla squadra inglese, purtroppo, Yas Marina è tra i circuiti sui quali la Ferrari non ha mai vinto. In ogni caso, da sportivi ci auguriamo che nella sfida non intervengano fattori… esterni.
Intanto la scuderia del Cavallino un primato ad Abu Dhabi lo stabilirà certamente, con Leclerc, non Charles, bensì il fratello Arthur, classe 2000, che sarà chiamato a sostituire proprio Sainz nella sessione inaugurale di prove libere. Sarà la prima volta nella storia che due fratelli scendono in pista nella stessa sessione con il medesimo team. Arthur sarà in pista anche martedì per i test post stagionali, quando si alternerà con Antonio Fuoco su una delle due vetture, mentre sull’altra ci sarà Charles.
La stagione 2024, infatti non terminerà domenica sera. Martedì 10 dicembre, sempre a Yas Marina, è infatti in calendario una giornata di test collettivi molto intensa. Tutte e dieci le squadre schiereranno infatti due monoposto ciascuna: una dedicata ai rookie – definiti dal regolamento sportivo della FIA come piloti che non hanno disputato più di due Gran Premi – e una agli altri piloti. Diverse le gomme: se i rookie utilizzeranno le mescole 2024 selezionate per questo Gran Premio, ai piloti titolari o, comunque, ufficiali toccherà il compito di saggiare la versione omologata di tutti i pneumatici - ad eccezione della C1, non adatta alle caratteristiche del tracciato - che Pirelli metterà a disposizione nel 2025, sviluppati insieme alle squadre durante l’anno.
La Formula 1 chiude la stagione con un programma quasi standard, seppure con una corsa in notturna. La prima sessione di prove libere del venerdì sarà alle 13.30 locali (10.30 CET), mentre la seconda scatterà alle 17.00 (14.00 CET). La terza e ultima è prevista alle 14.30 di sabato (11.30 CET) prima delle qualifiche delle 18.00 (15.00 CET). Domenica i 58 giri del Gran Premio (306,183 km) prenderanno il via alle 17.00 (14.00 CET).