I risultati scaturiti dall’unica sessione di test ufficiali in vista della stagione 2025 non hanno consentito di avere un quadro chiaro dei valori in campo per almeno due motivi. Innanzitutto, come del resto avviene sempre nei test liberi, risulta difficile capire in quali condizioni “reali” hanno girato i piloti, se in condizioni da gara oppure per puntare alla prestazione pura, Inoltre, questa tre giorni in Bahrain si è disputata in condizioni meteo anomale, con temperature particolarmente basse (10-15 gradi) e vento, probabilmente molto differenti da quelle che si troveranno tra quindici giorni in Australia, perciò ci può stare che alcune monoposto siano state penalizzate in modo maggiore da queste condizioni, non riuscendo a far lavorare correttamente gli pneumatici, mentre altre ne abbiano tratto giovamento. Fatta questa doverosa premessa, per la cronaca la pole position platonica di questa tre giorni l’ha ottenuta Carlos Sainz al volante della Williams, che ha fatto il bis con il primato conquistato lo scorso anno ma la volante della Ferrari.
A supporto di quanto detto finora, le parole di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli: “Tre giornate di test abbastanza particolari quelle che si sono svolte qui in Bahrain. Ormai da anni la Formula 1 sceglie il Bahrain come sede dell’unico test precampionato perché di solito ci sono condizioni meteorologiche molto favorevoli ma stavolta non è stato così, soprattutto nei primi due giorni. Le basse temperature, decisamente inferiori a quelle avute in passato nello stesso periodo dell’anno, e il forte vento hanno disturbato il lavoro delle squadre e hanno reso ancor più difficile del solito l’interpretazione dei risultati proprio per la mancanza di riferimenti su un tracciato come questo con temperature così basse. Dal nostro punto di vista, abbiamo raccolto dati soprattutto sulla C3 e sulla C2 e, in misura leggermente inferiore, sulla C1: una situazione prevedibile, visto che saranno queste le mescole che normalmente sono selezionate per il Gran Premio del Bahrain. Pochi i giri percorsi con la C4 mentre C5 e C6 non hanno mai visto la pista, anche perché soltanto due team, Ferrari e Williams, li avevano selezionati alla vigilia. Per quanto abbiamo potuto vedere, la C2 si è comportata secondo le aspettative, confermando di essere più distante dalla C1 di quanto non fosse accaduto lo scorso anno e, conseguentemente, più vicina alla C3. La mescola più dura ha fatto un po’ di fatica con queste temperature mentre la C3 si è confermata la più versatile della gamma. Non abbiamo visto dei veri e propri performance run che ci potessero permettere di valutare appieno le differenze di prestazione fra le varie mescole mentre per quanto riguarda il degrado delle tre mescole più dure è chiaro che, con le basse temperature, è molto contenuto e quando venerdì c’è stato un po’ più di caldo si è alzato ma non certo in maniera molto rilevante. Ora torniamo a casa con una grande mole di dati da esaminare e ci prepareremo per il primo appuntamento della stagione, il Gran Premio d’Australia: a Melbourne porteremo in pista le stesse mescole, come nomenclatura, dello scorso anno (C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft) e avremo così un primo vero assaggio delle mescole più morbide”.
In ogni caso sono state tre giornate molto intense, che hanno visto alternarsi in pista tutti e venti i piloti ufficiali che hanno potuto lavorare sullo sviluppo delle nuove monoposto con sufficiente continuità. In totale, nel corso di 25 ore di test sono stati percorsi 3.896 giri, pari a 21.090,564 chilometri.
Ad ulteriore conferma del grande equilibrio al vertice in questo test c’è il fatto che Russell, con il miglior tempo di venerdì, è stato il terzo diverso pilota in rappresentanza di tre squadre diverse al vertice della classifica giornaliera, dopo Russel il primo giorno e Sainz nella seconda giornata.
Ricordando quanto detto in precedenza, dalla classifica generale dei tempi, che pubblichiamo sotto, arrivano notizie confortanti per la Ferrari, che completa il podio virtuale con Hamilton e Leclerc nell’ordine.
Buoni riscontri anche per Red Bull, con il solito Verstappen, e per Mercedes, con Russul, che oltre al primato di giornata è appena ai piedi del podio, ma anche con il nostro Kimi Antonelli, che al debutto conquista una bella settima posizione. Mentre dovranno rimboccarsi le maniche Alpine, Aston Martin, Racing Bulls, Haas e Sauber che chiudono il gruppo.
Dopo questa sessione di prove con le vetture 2025 la Pirelli resterà sul circuito di Sakhir per altri due giorni di test, domenica 2 marzo e lunedì 3 marzo, dedicati allo sviluppo dei pneumatici 2026, da svolgere questa volta in collaborazione con Alpine e Williams. La squadra francese schiererà i due test driver, Paul Aron e Ryo Hirakawa, mentre quella inglese confermerà l’impegno dei due piloti ufficiali, Alexander Albon e Carlos Sainz.
Foto by Pirelli