Nel settembre del 2006, le monoposto di Formula 1 sfilavano per l’ultima volta sul sotto la bandiera a scacchi di Imola, Valtteri Bottas aveva 17 anni e inseguiva i suoi primi successi nei campionati minori, sognando un volante nell'Olimpo del motorsport. Un sogno divenuto realtà che lo ha portato, in una calda giornata di agosto, a scoprire i segreti del tracciato romagnolo, alla vigilia del grande ritorno nel calendario del mondiale di Formula 1 con il gran premio in programma il prossimo 1 novembre.
Un giro di pista a bordo di una “Baby Silver Arrow” d'eccezione, la nuova A 45 AMG, che ha accompagnato il pilota finlandese della scuderia Mercedes-AMG Petronas a conoscere rettilinei, curve e varianti i cui nomi sono entrati nel cuore e nella storia degli appassionati di Formula 1. Dalla variante Villeneuve, alla leggendaria curva della Rivazza, a ridosso della collinetta dove si assiepavano i fan dei campioni del passato.
“Questo circuito è parte della storia della Formula 1, ed è stata una grande emozione ritrovarmi a percorrere quelle stesse traiettorie su cui vedevo sfrecciare i miei miti di quando ero giovanissimo”, ha dichiarato Valtteri Bottas al termine del giro. “Avevo già iniziato a studiare la pista con il simulatore, ma dal vivo è tutta un’altra cosa, e per questo voglio ringraziare il Presidente Uberto Selvatico Estense e tutto lo staff dell’Autodromo della magnifica accoglienza in questo meraviglioso impianto, dove non vedo l’ora di correre.