Esattamente 20 anni fa, il 9 settembre 2000, Luciano Nicolis coronava un sogno lungo una vita: tagliando quel nastro rosso apriva finalmente al pubblico il suo Museo. Per celebrare questo importante traguardo, il Museo Nicolis riapre al pubblico e lo fa dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18, accogliendo amici e appassionati di tutto il mondo. Per chi volesse organizzare visite ed eventi in giorni diversi, potrà farlo in esclusiva su prenotazione.
Nicolis, imprenditore e veronese doc, pensava alle automobili sin da quando, ragazzino, raccoglieva carta da riciclare girando in bicicletta i paesi vicino a casa. Nel Museo ha fatto confluire gli oggetti, ormai introvabili e preziosi, che l’interesse per la meccanica lo portava a cercare in tutto il mondo: automobili, motociclette, biciclette, ma anche strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, rare opere dell’ingegno umano che raccontano una delle storie più complete della tecnologia e del design del XX secolo.
Raccogliere, restaurare e collezionare è stata la sua attitudine e il suo divertimento, per questo ha creato un luogo di incontro spettacolare e creativo. Ha sempre amato fare da guida ai visitatori, presentandosi “io sono quel matto che ha fatto tutto questo” arrivando a stupirli mentre illustrava nei minimi dettagli ogni singolo pezzo: origini, storia e curiosità. Di personalità vulcanica, si aggirava nel “suo Museo” con grande entusiasmo, sempre pieno di idee e nuovi progetti.
Dopo 20 anni di attività ininterrotta, il Museo Nicolis ha coronato la sua missione culturale: è diventato una tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale. Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year 2018 a The Historic Motoring Awards di Londra.
Non è un caso che rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa. Silvia Nicolis, che lo dirige dall’origine con grande passione, lo ha reso sempre più dinamico; per questa sua expertise ricopre infatti il ruolo di vice presidente di Museimpresa, l’associazione che fa capo a Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana.
(Foto Marco Bravi)