La Formula 1 si ferma in Bahrain per il penultimo atto della stagione, che propone diversi motivi di interesse. Oltre al nuovo tracciato ricavato sullo stesso impianto di Sakhir, con alcune modifiche (in basso i disegni dei due tracciati a confronto) che lo rendono molto più veloce di quello sul quale si è corso una settimana fa, e al debutto di Pietro Fittipaldi che sostituirà Grosjean sulla Haas VF-20, sarà soprattutto il debutto di George Russell (nella foto sotto) sulla Mercedes W11 normalmente guidata da Hamilton, forzatamente fermo causa positività al Covid-19, a tenere banco.
Non vi sono dubbi, infatti, che tutti gli occhi saranno puntati sul talentuoso pilota inglese, che da una parte si trova servita l’occasione della vita, quella che sognano tutti i piloti di trovarsi a pilotare la monoposto vincente, dall’altra si troverà ad affrontare una pressione enorme. Perchè al di là di tutte le belle parole di circostanza, per il 22.enne inglese questo sarà un esame se non definitivo certamente determinante per il prosieguo della propria carriera. Altro che notte prima degli esami!
Russell avrà modo di pilotare la monoposto che, almeno con Hamilton al volante, si è dimostrata imbattibile in questa stagione, ma non solo. Quella con cui molti tifosi da bar (qualcuno dei quali ha scritto anche a noi) sono pronti a scommettere che con quella macchina tutti sarebbero capaci di vincere. Ora, che la W11 sia la migliore monoposto del lotto lo dicono i risultati, ma a sfatare la teoria appena citata ci sono le giornate in ombra di Bottas. Forse la verità, come spesso succede, sta nel mezzo: la W11 è certamente una monoposto che può fare la differenza, ma con Hamilton al volante diventa imbattibile, mentre senza di lui qualcuno tosto, leggi il binomio Verstappen-Red Bull, se la può anche giocare. Ora Russell potrebbe aiutare a dirimere la questione, o perlomeno a dare qualche elemento in più per fare dei ragionamenti concreti. Infatti, se il giovane inglese dovesse portarla anche lui là davanti ci sarebbe innanzitutto la conferma che la W11 è davvero in grado di fare la differenza, perché Russell dalle posizioni di rincalzo dove naviga con la Williams sarebbe proiettato. In questo caso le pietre di paragone sarebbero Bottas, che se venisse battuto ancora una volta verrebbe definitivamente ridimensionato, e Verstappen, che se non riuscisse a spuntarla confermerebbe che certamente la monoposto “stellata” è valida ma per portarla là davanti deve essere guidata da uno che ha pure del “manico”. Quindi Russel promosso! Staremo a vedere.
Sarà interessante vedere come le Formula 1 attuali, le più veloci della storia, affronteranno uno dei tracciati che sulla carta sarà a sua volta uno dei più veloci del campionato, con una media stimata intorno ai 230 km/h. Una pista che dovrebbe essere meno severa di quella tradizionale per quanto riguarda l’usura degli pneumatici ma, per contro, il tempo sul giro dovrebbe essere inferiore al minuto quindi si effettueranno molti più giri con i piloti che si troveranno ad affrontare molto più traffico dovuto ai doppiaggi più frequenti. Perciò potrebbe rivelarsi determinante la strategia di gara, per sfruttare al meglio gli pneumatici ma soprattutto per affrontare al meglio le fasi di gara.
L’Outer Track del Bahrain International Circuit sarà invece decisamente impegnativo per i freni, al pari del tracciato tradizionale di Sakhir al quale i tecnici Brembo hanno assegnato un valore 4 nella scala da 1 a 5. Oltre che più corto (3,5 km invece di 5,4 km) e più veloce, il nuovo tracciato presenta 11 curve invece di 15, con quelle dalla 1 alla 4 e le ultime due in comune. Per le caratteristiche del nuovo tracciato, i piloti utilizzeranno i freni solo quattro volte al giro, invece delle sulla pista tradizionale, tuttavia saranno chiamati ad esercitare un carico sul pedale molto simile: 46,9 tonnellate totali dalla partenza alla bandiera a scacchi, solo una tonnellata e mezza in meno. Mentre è invece decisamente più alta la decelerazione media sull’Outer Track: circa 5 g, dato che tutte le quattro frenate vantano valori compresi tra 4,4 e 5,5 g. Di queste la più dura rimane quella alla prima curva.