Per celebrare 50 anni di impegno culturale, BMW si unisce ad Acute Art per dar vita ad una mostra unica: per la prima volta la rinomata BMW Art Car Collection viene mostrata in realtà virtuale. Il 21 luglio il progetto è stato lanciato tramite l'applicazione gratuita Acute Art, così per la prima volta le sculture digitali sono disponibili a 360 gradi in tutto il mondo e in qualsiasi momento.

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Un posto di rilievo tra gli artisti che prestarono il proprio talento per creare vere e proprie opere d’arte in movimento, spetta certamente all’eclettico Andy Warhol, il cui “compleanno” cade proprio in questi giorni essendo nato il 6 agosto 1928 a Pittsburg, che nel 1979 dipinse nientemeno che una delle più mitiche sportive di Monaco: la BMW M1. D’altronde Warhol, scomparso a soli 58 anni, rimane una figura predominante del movimento della pop art e uno dei più influenti artisti del XX secolo. Nato come pubblicitario si è cimentato con successo in svariate attività: oltre a grafico, appunto, illustratore, pittore, scultore, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo, regista, direttore della fotografia e anche attore.

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Il BMW Group gettò le basi del suo impegno culturale commissionando tre opere di grandi dimensioni all'artista tedesco Gerhard Richter. Nel 1971, gli fu chiesto da Eberhard von Kuenheim, allora presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG, di creare tre dipinti per il foyer della nuova sede centrale di Monaco di Baviera. Dall'inaugurazione dell'iconico edificio “quattro cilindri” dell'architetto Karl Schwanzer nel 1973, le tre opere commissionate "Rot", "Gelb" e "Blau" sono tuttora esposte all’ingresso.

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Fin dall'inizio, l'impegno culturale del Gruppo è stato guidato dall'attenzione nei confronti dei suoi dipendenti. All'inizio degli anni Settanta, BMW aprì il suo stabilimento a Dingolfing. Senza accesso all'autostrada a quel tempo, Dingolfing emerse rapidamente come un'area attraente per il personale qualificato, e il BMW Group lavorò in sinergia con le istituzioni culturali per aprirsi alla scena artistica e culturale locale. Più o meno nello stesso periodo, una nuova galleria che esponeva le opere dei dipendenti aprì nei locali del BMW Group a nord di Monaco. Inoltre, venne creato uno spazio espositivo per presentare mostre come "The Automobile in Contemporary Art” (L'automobile nell'arte contemporanea), che portò a collaborazioni con istituzioni come la Haus der Kunst e la Pinakotheken, i rinomati musei di belle arti di Monaco.

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Istituita dal pilota francese di auto da corsa e appassionato d'arte Hervé Poulain e concepita in collaborazione con il fondatore di BMW Motorsport Jochen Neerpasch, la prima BMW Art Car fu commissionata quando entrambi chiesero ad Alexander Calder di disegnare l'auto da corsa BMW di Poulain nel 1975. L'idea portò a una BMW 3.0 CSL dipinta che partecipò alla 24 Ore di Le Mans, dove, grazie agli straordinari esterni, si aggiudicò immediatamente il favore del pubblico.

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Da allora, 19 artisti di tutto il mondo hanno creato BMW Art Cars partendo da auto da corsa e da automobili BMW contemporanee, tra cui Roy Lichtenstein (1977, BMW 320i), Andy Warhol (1979, BMW M1), Robert Rauschenberg (1986, BMW 635 CSi), Esther Mahlangu (1991, BMW 525i), David Hockney (1995, BMW 850 CSi), Jenny Holzer (1999, BMW V12 LMR), Jeff Koons (2010, BMW M3GT2), Ólafur Elíasson (2007, BMW H2R), John Baldessari (2016, BMW M6 GTLM) e Cao Fei (2017, BMW M6 GT3). Queste "sculture in movimento" sono un'affascinante rappresentazione del connubio tra il motorsport e il design e tra l’arte e la tecnologia.

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Nel corso degli ultimi cinquant’anni, l'impegno culturale del BMW Group è andato ben oltre la progettazione delle BMW Art Cars da parte di celebri artisti. Le collaborazioni sono state ampliate ed includono musicisti famosi come Daniel Barenboim e Anna Netrebko, che hanno incantato decine di migliaia di ascoltatori alla Bebelplatz di Berlino, e giovani artisti come Samson Young e Leelee Chan, che hanno abbandonato i propri laboratori per fare del mondo l’unica fonte d’ispirazione.

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Insieme ad altri partner, il BMW Group ha sviluppato una propria gamma di iniziative tra cui il BMW Guggenheim Lab, il BMW Tate Live, il BMW Open Work by Frieze, il BMW Welt Jazz Award, la BMW Art Guide by Independent Collectors, il BMW Art Journey e la serie di concerti gratuiti “Opera for all” a Berlino, Monaco, Mosca e Londra. Con il Rolls-Royce Arts Programme e varie cooperazioni di design per MINI, tutti i marchi del BMW Group sono attivi nel settore culturale. Inoltre, il BMW Group sostiene importanti musei, fiere d'arte, orchestre, festival jazz e teatri in tutto il mondo. Con BMW OPERA NEXT, partnership digitale con Staatsoper Unter den Linden dal 2019, il BMW Group ha saputo sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione per aprire il mondo dell'opera al pubblico più giovane e per rendere l'alta cultura più accessibile.

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La promozione di attività culturali, insieme a dialogo interculturale, inclusione sociale, sicurezza stradale e sostenibilità, è uno dei pilastri di SpecialMente, il programma integrato di responsabilità sociale d'impresa di BMW Group Italia. Il BMW Group supporta alcune tra le attività culturali più rilevanti del nostro Paese, coerentemente con quanto avviene a livello internazionale. Le collaborazioni con il Teatro alla Scala di Milano, La Milanesiana, Fondazione Prada, il Teatro dell’Opera di Roma, il progetto ARTEPARCO, l’attività a supporto del cinema del brand MINI, testimoniano i valori e l’impegno dell’azienda nel tessuto del Paese.

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