Dopo 23 anni di proficua collaborazione in veste di pilota ufficiale, Mattias Ekström dice "Adjö" ai quattro anelli nella sua lingua nativa svedese. E con una grande festa, alla quale hanno partecipato tutti gli appassionati tecnici di Ingolstad e l’amministratore delegato di Audi Sport GmbH, Rolf Michl, Audi ha ringraziato il pilota svedese per l’attaccamento al marchio e per l’impegno globale.
In questo lasso di tempo, probabilmente il più lungo per quanto riguarda la collaborazione continua tra un pilota e una Casa automobilistica, oltre ad essere stato un ambasciatore per il marchio dei quattro anelli ed aver collaborato allo sviluppo di tante automobili, il pilota svedese ha vinto con vetture da competizione Audi praticamente in tutte le discipline del motorsport: due volte campione DTM, campione del mondo di Rallycross, vincitore della 24 Ore di Spa, vincitore di tappe della Dakar, oltre ad avere conquistato la leggendaria pista da sci Streif risalendola al volante di un prototipo tecnologico Audi e-tron completamente elettrico.
Ekström non era ancora un pilota ufficiale Audi quando vinse, nel 1999 all'età di 21 anni, il suo primo titolo con una vettura dei quattro anelli nella sua nativa Svezia, nel campionato Turismo svedese al volante della A4 Quattro.
Due anni dopo Ekström disputò la sua prima stagione nel DTM come pilota ufficiale Audi. La prestigiosa serie di auto da turismo sarebbe rimasta la sua casa sportiva per ben 17 anni. Al volante della A4 DTM dell’Audi Sport Team Abt Sportsline, lo scandinavo ha festeggiato due titoli nel DTM, concludendo quattro stagioni al secondo posto e ottenendo 23 vittorie e 20 pole position.
Mentre era attivo nel DTM per quasi due decenni, lo svedese ha dimostrato la sua versatilità sportiva in numerose altre discipline. Probabilmente nessun altro pilota da corsa è così polivalente. Nel 2011, insieme all’altro pilota ufficiale Audi Timo Scheider e al pilota belga Greg Franchi, ha portato alla sua prima vittoria assoluta nella 24 Ore di Spa-Francorchamps l'Audi R8 LMS GT3.
Con il suo team EKS ha vinto il Campionato del mondo di Rallycross 2016 con l'Audi S1 EKS RX quattro, seguito da tre secondi posti nel campionato del mondo.
Fedele al motto dipinto sul suo casco, "Go hard or go home", ha anche vinto quattro volte la classifica piloti e undici volte la Coppa delle Nazioni della Race of Champions, un incontro annuale dei migliori piloti del motorsport del mondo. Tra gli altri, ha battuto due volte Michael Schumacher e una volta suo figlio Mick.
Nei rally tradizionali, lo svedese ha ottenuto successi di classe a livello di campionato del mondo. Nel Pure ETCR ha dimostrato nel 2021 come campione con il marchio del gruppo Cupra di essere anche un perfetto maestro nella pionieristica guida completamente elettrica. Questo non vale solo per le superfici asfaltate: nel 2023 è arrivato secondo nella serie di corse fuoristrada Extreme E. Allo tempo stesso, ha svolto un lavoro determinante nel pionieristico progetto Dakar dell'Audi. Insieme al copilota e connazionale Emil Bergkvist, ha aiutato la squadra a realizzare un'innovativa trazione elettrica con una batteria ad alta tensione e un convertitore di energia pronta per i terreni più difficili.
L’Audi ha così ottenuto la vittoria con Carlos Sainz/Lucas Cruz nel 2024, mentre Ekström e il suo copilota Bergkvist hanno ottenuto quattro vittorie di tappa godendosi anche una giornata in testa al Rally Dakar nel corso del programma.
Un altro highlight con la trazione elettrica è stato un tentativo estremo su una pista da sci. Nel 2019, Mattias Ekström ha conquistato la Streif, la leggendaria pista da sci della gara dell'Hahnenkamm, a bordo di un dimostratore tecnologico Audi e-tron appositamente equipaggiato. Il percorso, in salita con una pendenza dell’85% e coperto di neve, era troppo ripida per consentire ad una persona di salire in posizione eretta.
“Guidare per Audi Sport è stato come realizzare un sogno d'infanzia - afferma il 46.enne Mattias Ekström -. Guardare indietro a più di due decenni con i quattro anelli riporta alla mente molti ricordi. Ho avuto la possibilità di realizzare i miei sogni da bambino, come correre nel DTM, vincere gare e titoli e sviluppare auto da corsa. Vincere il titolo DTM nel 2004 è qualcosa che custodirò per sempre. Ma non si trattava solo di sport motoristici. Ho avuto la possibilità di incontrare tante persone interessanti e di talento e di partecipare a molti grandi eventi. Essere coinvolti nella stessa azienda per così tanto tempo è piuttosto raro nel motorsport e sono molto grato per questo periodo della mia vita. Posso solo dire grazie a tutti in Audi.”