In occasione del Gran Premio di Austria che si svolge sul Red Bull Ring i tecnici Brembo, azienda che fornisce i propri impianti frenanti alla maggior parte degli schieramenti, propongono un interessante parallelo sullo stesso tracciato tra le due categorie regine del motorsport a due e quattro ruote: MotoGP e Formula 1.
Cominciamo col dire che per percorrere i 4.318 mt del tracciato austriaco una F. 1 impiega circa 20 secondi in meno della MotoGP, prendendo come riferimenti le rispettive pole position: 1.23.580 stabilito nel 2020 da Pol Espargaro con la KTM rispetto al 1.03.841 stampato sabato scorso da Max Vesrtappen con la sua Red Bull. Quindi, circa un terzo del tempo complessivo in meno. Una differenza notevole, evidenziata dalla caratteristiche della pista di Zeltweg: corta ma costellata da curve molto veloci, dove l’aerodinamica e il grip offerto dalle quattro ruote di una F. 1 fanno ovviamente la differenza, ma anche dalle frenate violente.
Infatti se la pista austriaca viene catalogata dai tecnici Brembo come mediamente impegnativa per l’impianto frenante di una F. 1, adottando la stessa scala da 1 a 5, per la MotoGP rappresenta il massimo di difficoltà: 5. Avendo come punto di contatto con l’asfalto solo due ruote, infatti, l’impiego dei freni per le moto risulta totalmente differente, per non parlare degli spazi di frenata.
Così come per la MotoGP, anche le monoposto utilizzano i freni in 7 delle 10 curve. In 4 di queste però gli spazi di frenata sono inferiori ai 75 metri, una distanza che alle moto serve a perdere all’incirca una cinquantina di km/h. Il gap si fa più ampio quando le decelerazioni sono più intense, come alle curve 1, 3 e 4: 141 metri massimo per le F.1, oltre un centinaio di metri in più per le moto.
Ne conseguono tempi di frenata totalmente differenti: in un giro i freni delle F.1 sono attivi per 10 secondi, a fronte dei 27 secondi delle MotoGP, complici 3 frenate per le moto da oltre 4 secondi l’una. Decisamente agli antipodi anche le decelerazioni sperimentate dai piloti: un valore massimo di 1,5 g per le moto contro punte di oltre 5 g per le Formula 1.
Delle 7 frenate del GP Austria 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, nessuna è di media difficoltà e le restanti 4 sono light. La frenata che richiede più spazio è quella alla curva 4, dove le monoposto percorrono 141 metri per rallentare da 342 km/h a 122 km/h. Per completare l’operazione i piloti hanno bisogno di 2 secondi e 57 centesimi, la metà dei motociclisti, durante i quali esercitano un carico di 173 kg sul pedale del freno subendo una decelerazione di 5,2 g.
Il lavoro di Brembo in F.1 non si esaurisce con la consegna dei vari componenti. Durante i week-end dei GP i tecnici Brembo forniscono assistenza ai team, solitamente in pista, ma a causa della pandemia di Covid-19 spesso operano tramite il Remote Garage, situato a Curno, dove gli ingegneri seguono in diretta le sessioni e analizzano i dati.
La vita utile di una pinza Brembo di Formula 1 non supera i 10.000 km ma al termine di ogni GP e dopo una sessione di test la pinza rientra in fabbrica. Operai specializzati provvedono a smontarla e a rimpiazzare i pezzi soggetti ad usura, come per esempio le parti in gomma, con componenti nuovi. Il tutto in pochi giorni. In media ogni team usa 10-15 set di pinze, 150-200 dischi e fino a 600 pastiglie.